Navale Assicurazioni, la società di Ferrara

Scritto da  Armando Zimolo

Il primo marchio della Cassa Navale e d'Assicurazioni, datato 1914.Ferrara oggi è tra le poche città italiane sede di un'impresa assicuratrice.

L'industria assicurativa del nostro paese, sviluppatasi nel secolo scorso, ha i suoi centri in Trieste, Milano, Torino, Genova e Roma. Le Assicurazioni Generali, costituite a Trieste nel 1831, installando nel 1832 alle Procuratie Vecchie di Venezia l'ufficio preposto allo sviluppo del lavoro nel Lombardo-Veneto e negli altri Stati della penisola, fecero di Venezia il loro punto di riferimento in Italia, venendo gradatamente identificato - nell'uso corrente - con il nome stesso delle città lagunare, che divenne sinonimo del marchio Generali.

 


Trieste nell'Ottocento era il grande emporio dell'Impero asburgico e il maggior centro assicurativo dell'Europa continentale: dal 1766 - anno di costituzione della prima società di assicurazione per azioni - alla fine del diciannovesimo secolo vi sorsero settantanove compagnie di assicurazione (il doppio che a Londra).
Roma acquisì un ruolo preminente in campo assicurativo solo più tardi, nel 1912, con la costituzione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni che, nelle intenzioni originarie, avrebbe dovuto gestire in monopolio le assicurazioni sulla vita, ma che mantenne un potere di indirizzo anche dopo il ritorno della pluralità di attori su quel mercato, alla fine della prima guerra mondiale.


Il marchio attuale della Cassa Navale e d'Assicurazioni.Ferrara primeggiava nell'arte e nella cultura, era interessata da uno sviluppo economico che gradatamente ne faceva un importante centro commerciale e industriale accanto alle primarie funzioni di capoluogo di una provincia marcatamente agricola, ma non ebbe - né nello scorso secolo, né nella prima metà di questo - la capacità di dar vita a imprese assicuratrici. Eppure Ferrara oggi è tra le poche città italiane sede di una impresa assicuratrice: la Navale Assicurazioni, il cui nome evoca tra l'altro i trasporti marittimi più che quelli fluviali o terrestri. Quali le ragioni di tale insediamento?

La Cassa Navale di Assicurazioni nacque a Genova il 28 gennaio 1914 per iniziativa di Edoardo Canali, armatore e spedizioniere di origini veneziane operante a Genova e a Torino ove aveva costituito altre tre compagnie di assicurazione specializzate nel settore marittimo.
La Cassa Navale in breve volgere di tempo aprì proprie agenzie in numerosi paesi europei e d'oltremare e, nel primo anno di attività, creò un rete di 44 agenzie in Italia.
La prima guerra mondiale portò con sé la crisi dei noli marittimi e la contrazione del lavoro trasporti che costituiva l'asse portante dell'attività assicurativa della Cassa Navale.

La sede di Ferrara, nel palazzetto che fu di Daniello BartoliNel secondo dopoguerra a Ferrara Giorgio Zanardi - un giovane comandante di marina, decorato con quattro croci di guerra e con una medaglia d'argento al valor militare, laureato a Ca' Foscari in scienze diplomatiche - dopo aver lasciato il servizio sta profondendo in molteplici iniziative le sue energie. Tra le altre cose, assieme al fratello e ad altri concittadini imprenditori agricoli, dà vita alla Compagnia di Assicurazioni dell'Agricoltura, che inizia a gestire come amministratore unico. Ferrara è ancora città dall'anima e dagli interessi profondamente agricoli. La Compagnia dell'Agricoltura ottiene l'autorizzazione a gestire assicurazioni del rischio grandine, trasporti, incendi, furti, rottura cristalli, responsabilità civile e infortuni con decreto del 27 agosto 1947.

La Compagnia si prefigura come uno strumento di servizio completo per tutte le esigenze assicurative dell'economia ferrarese. L'anno successivo, però, le Assicurazioni Generali si interessano della piccola compagnia ferrarese, la acquisiscono e ne trasferiscono la sede a Milano.

 

 

L'atto costitutivo della società.Nel 1949 la Navale, che ha mutato la denominazione da Cassa a Società, decide di concentrare la propria attività nel ramo trasporti e cede alla Compagnia dell'Agricoltura il portafoglio del ramo danni. È un accordo premonitore di un passaggio sotto il controllo del gruppo Generali, che avviene l'anno successivo. Intanto, Giorgio Zanardi continua la propria carriera all'interno delle Generali e diventa coagente della stessa a Ferrara. A partire dal 1962, Zanardi fa dell'agenzia Generali di Ferrara un punto di riferimento obbligato per le industrie e le attività di servizio che vanno sviluppandosi nell'area ferrarese; è attivo tramite La Gru - società di brokeraggio armatoriale-assicurativo - sulle coperture delle navi mercantili italiane, si occupa dello sviluppo dell'idrovia padana sensibilizzando le industrie della zona all'utilità del traffico combinato fluviale-marittimo, diviene interlocutore privilegiato del gruppo Eni, che nell'area ferrarese ha effettuato ingenti investimenti. È sua l'idea di fare della Navale una joint-venture tra le Assicurazioni Generali e l'Ente nazionale Idrocarburi.



Uno dei soffitti affrescati che decorano il Palazzetto Daniello.Il progetto di una compartecipazione Generali-Eni nella Navale non viene attuato, ma nel 1970 Zanardi ottiene ugualmente, in accordo con la capogruppo - il trasferimento della sede operativa della Navale a Ferrara, nel palazzo di proprietà delle Assicurazioni Generali prospiciente il Castello Estense.
Nell'ottobre 1971 Giorgio Zanardi viene nominato consigliere delegato della Navale, pur mantenendo la carica di agente delle Generali. Dopo un primo anno di lavoro, la società - ormai diventata ufficialmente ferrarese - si presenta sul mercato con una capacità accresciuta e una situazione economica migliore, in grado così di offrire un servizio migliore all'economia ferrarese.

L'anno seguente, Giorgio Zanardi viene chiamato da Cesare Merzagora alla direzione generale delle Assicurazioni Generali e la direzione della Navale Assicurazioni viene assunta da suo figlio Manfredi. Fino al 1976, Giorgio Zanardi mantiene l'incarico di direttore generale e viene chiamato a far parte del consiglio generale delle Assicurazioni Generali. Solo in quell'anno, ritornato a Ferrara, assume la presidenza della Navale, ottiene un adeguato aumento di capitale e rinnova l'immagine della compagnia.


Un altro dei soffitti affrescati che decorano il Palazzetto Daniello.E fino a oggi la Navale ha continuato la propria attività, svolgendo la funzione di porto sicuro per l'economia ferrarese, quanto per clienti d'altre parti d'Italia, rafforzando giorno per giorno le proprie caratteristiche di media impresa nel panorama assicurativo italiano. Oltre all'aspetto economico, importante è il ruolo che la Navale ha assunto nel dare sostegno alle manifestazioni di alto profilo culturale e artistico che di anno in anno pongono Ferrara al vertice dell'attenzione nazionale, di modo che la Società è cresciuta nella considerazione della città, che la sente come suo patrimonio.

Ne è stata testimonianza anche il modo in cui la Navale ha ricordato lo scorso anno l'ottantesimo anniversario della fondazione, che ha festeggiato concorrendo alla sponsorizzazione delle memorabili Nozze di Figaro diretta da Claudio Abbado al Teatro Comunale e con la pubblicazione del volume Il libro della Navale, che ne ripercorre la strada da Genova a Ferrara ed è, nel suo contenuto, un atto di omaggio alla città.