di cui la città di Ferrara può indubbiamente andare fiera. In primo luogo è sicuramente elemento di grande significato urbanistico e sociale, la riuscita trasformazione di un edificio così architettonicamente rilevante come l'Acquedotto monumentale, vero punto focale della grande piazza xxiv Maggio e dell'intero quartiere Giardino, progettata proprio attorno e dentro alla grande "torre dell'acqua" e alla sua piazza, e al suo riuso con finalità sociali ed educative.
I servizi e le attività che sono collocati al suo interno si segnalano nel panorama regionale tra le sperimentazioni di maggiore interesse e qualità. Una qualità che trova peraltro pieno riscontro e conferma nel numero elevatissimo di famiglie ferraresi che accedono quotidianamente ai servizi informativi e di sostegno alla genitorialità messi in campo dal Centro per le Famiglie.
Da ultimo, in grande coerenza con il disegno urbanistico originario che vedeva strettamente interconnessi l'edificio dell'ex-serbatoio e la piazza circostante, dal settembre 1997 in avanti, ogni anno, a fine estate, per dieci giorni, l'intera piazza e gli ambienti dell'ex-acquedotto sono occasione di un grande ritrovo comunitario per bambini e adulti che ha nome estateba mbini. Una manifestazione sicuramente unica nel suo genere e che non ha molti paragoni in altre realtà italiane. estateba mbini non è solo una grande festa cittadina per bambini e famiglie con un fitto programma di spettacoli e offerte ludiche e di ristoro, perché nel tempo è diventata un vero momento comunitario in cui si ritrovano assieme piccoli e adulti di ogni età, un luogo magico e un contenitore di molte cose: teatro, laboratori, momenti conviviali e incontri di ogni genere; un contenitore aperto che ogni anno si riempie di idee, suggestioni ed energie e dal quale, bambini ed adulti, possono prendere cose diverse, spesso non precostituite, dal semplice piacere di reincontrare gli amici dopo l'estate a quello di assistere a spettacoli di qualità, dal prendere parte a laboratori e incontri, allo sperimentarsi attivamente in ruoli e funzioni non usuali. Un luogo con molti attori in campo, che in occasione della festa di settembre aggrega ormai oltre duecento bambini. In questo quadro già per molti versi straordinario, nell'estate 2010 ha preso vita una esperienza nuova e mirata che ha coinvolto centinaia di bambini e famiglie consentendo loro di passare dal ruolo di spettatori a quello di protagonisti di una grande azione teatrale collettiva, "Un Canto per Monte Sole", che ha affrontato il terribile tema della violenza all'infanzia raccontando con gesti e parole nuove l'eccidio dei bambini di Marzabotto perpetrato dai nazisti nel settembre del 1944. Nel 2011, la magia di pensieri ed emozioni si è ripetuta con "Madres in cammino", un'azione comunitaria che partendo dalla documentazione dal coraggio delle "Madres de Plaza de Mayo" ha anche affrontato il dramma della "maternità a distanza" delle badanti e ha mostrato una volta di più come si possa contribuire in modo assolutamente originale e creativo alla crescita della coscienza civile dei ragazzi e di un'intera comunità locale.