Struttura organizzativa
Sulla base dei dati relativi al 1993, la nuova entità avrà un organico di 897 dipendenti, 31 dei quali facenti capo al servizio di riscossione dei tributi, che verrà presumibilmente scorporato all'inizio del 1995.
Sul totale dei costi amministrativi "diversi" (con esclusione quindi dei costi del personale), la struttura informativa incide per una percentuale del 26%; è però necessario sottolineare come sia proprio questa una delle aeree aziendali nelle quali sarà possibile conseguire maggiori efficienze.
Impieghi
Al netto del fondo rischi, la nuova banca avrà impieghi verso la clientela per complessivi 1.319 miliardi, 1.062 dei quali sono rappresentati dall'apporto della Cassa di Risparmio di Ferrara. La ripartizione per forma tecnica evidenzia che gli impieghi sono composti principalmente da conti correnti e, in misura minore, da mutui e sconto di portafoglio. Sulla base dei dati relativi al 1993, una consistente quota degli impieghi (il 20,3% del totale, per un ammontare di 268 miliardi) è costituita da operazioni di pronti contro termine, effettuate dalla Cassa di Risparmio nell'ambito dell'attività di intermediazione e di gestione delle risorse liquide.
Sulla base dei dati relativi al 1993, una consistente quota degli impieghi (il 20,3% del totale, per un ammontare di 268 miliardi) è costituita da operazioni di pronti contro termine, effettuate dalla Cassa di Risparmio nell'ambito dell'attività di intermediazione e di gestione delle risorse liquide.
In termini geografici, la nuova entità conferma la vocazione localistica, strettamente legata a Ferrara e alla sua provincia, nella quale è presente con sportelli in tutti i comuni, con una quota di mercato, riferita ai soli impieghi, del 31%.
Questo fatto ha fortemente condizionato anche le quote proporzionali degli impieghi per settore produttivo, sempre nel 1993, ove si evidenzia un'incidenza del settore Enti finanziari pari al 20%. Nella nuova entità, i settori più rappresentati saranno l'industria e il commercio, con una prevalenza delle imprese a conduzione familiare.
Raccolta
La consistenza iniziale della raccolta diretta da clientela della nuova entità è pari a 2.450 miliardi (2.038 al netto dei pronti contro termine passivi della CR Ferrara), dei quali 498 miliardi rappresentati dalla quota conferita dalla BCA. La forma prevalente di raccolta è rappresentata dai conti correnti, apportati in maniera equilibrata da entrambi gli istituti, mentre i depositi a risparmio sono superiori per la BCA, più legata a forme tradizionali di raccolta.
Il rapporto impieghi raccolta è pari al 54%, con apporti del 54% per la CR Ferrara e del 52% della BCA. Anche sotto il profilo della raccolta, la nuova banca si caratterizza per lo spiccato localismo, con una quota di mercato del 42% nella provincia di Ferrara, che si riduce al 2% in quella di Rovigo e allo 0,1% a Bologna.
La nuova entità si caratterizza quindi come elemento di continuità e non di rottura con il passato, configurandosi come una banca prevalentemente di raccolta, legata a una clientela locale di piccoli risparmiatori, con una spiccata vocazione al supporto delle piccole e medie imprese e allo sviluppo produttivo e commerciale delle aziende agricole.