Borse di studio per la ricerca
Written by Pietro DalpiazNon è più sufficiente diffondere il sapere scientifico, occorre incentivare lo sviluppo di un sistema produttivo avanzato.
Quest'anno l'Università degli Studi di Ferrara, con l'aiuto determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, ha bandito trenta borse di studio post-dottorato.
Il conferimento delle borse di studio, oltre a dimostrare ancora una volta la sensibilità e l'interesse della Fondazione nel campo della cultura e della ricerca, assume maggiore significato per due motivi: consente la continuità in diversi settori della ricerca che, in questi ultimi anni, si sono sviluppati grazie anche all'attività di coloro che hanno conseguito il dottorato; e dà la possibilità a giovani studiosi di rimanere in contatto con il mondo della ricerca sino a quando, una volta sbloccata l'attuale crisi nel mondo del lavoro, non possano trovare una giusta occupazione - come meritano - nelle Università e nelle altre istituzioni di ricerca.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara offre pertanto nuove opportunità a questi giovani studiosi, che dopo la laurea si sono dedicati - in via pressoché esclusiva - alla ricerca e alla sperimentazione, e garantisce all'Università un flusso continuo della loro vivacità e del loro entusiasmo.
Ed è in quest'ottica che dobbiamo proseguire, potenziando e consolidando la già proficua collaborazione esistente.
Non è più sufficiente diffondere il sapere scientifico; occorre incentivare lo sviluppo di un sistema produttivo avanzato, promuovere lo spirito imprenditoriale nei settori innovativi, perché solo lo studio e la ricerca applicati allo sviluppo sono in grado di produrre ricchezza e progresso. Occorre puntare sempre più a valorizzare progetti di ricerca che abbiano come sbocco l'aumento della produttività e dell'occupazione.
Il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara potrà diventare quello di incubatore tecnologico che promuove e finanzia, con agevolazioni e incentivazioni, la realizzazione di micro-imprese in settori tecnologici oggi produttivamente carenti. Favorire una proficua collaborazione con il mondo delle imprese fa parte dei compiti affidati all'Università e la Fondazione potrebbe porsi proprio come intermediario tra le necessità del mercato e i risultati della ricerca applicata. Se ciò avvenisse, sarebbe decisivo per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese.