Città a misura di bambino

Written by  Carlo Bassi

Attrezzature di gioco realizzate con il contributo della Fondazione.Gli interventi della Fondazione e dell'Amministrazione comunale a favore dei giovanissimi.

I problemi del rapporto del bambino con la città hanno una lunga storia e prendono consistenza operativa, dopo una lunga elaborazione teorica, con il convegno Una politica grande per i più piccoli tenutosi a Bologna nel 1990.
In quella sede si è evidenziato come fossero necessarie strutture dove il bambino potesse passare alcune ore della sua giornata in compagnia di coetanei, ma anche di genitori e nonni, intrattenuto su mille temi relativi al gioco e al lavoro da esperti pedagogisti, mentre gli adulti partecipavano alle attività dei bambini o familiarizzavano tra loro.
Si è riscontrato che così operando la formazione del carattere e della personalità si conduceva secondo più equilibrati parametri, con un arricchimento notevole anche della formazione degli adulti accompagnatori i quali sono, alla fine, i maggiori responsabili del processo educativo del figlio o del nipote.


Questo momento di incontro, per i processi che può mettere in moto, non deve però essere visto come un avvenimento isolato nel contesto urbano e nella vita del bambino. Si configura dunque, in senso lato, la necessità di uno "spazio educante" e, in conseguenza, di un contesto ambientale da ripensare e ridisegnare in funzione della presenza dei bambini.

Sono grandi temi che una società - conscia dell'importanza che ha per le giovani generazioni una corretta educazione alla vita e alla frequentazione del mondo - oggi deve porsi come primari e fondamentali.
E deve porseli cominciando a pensare alla città "a misura di bambino", il che non vuoi dire decorare le strade con le statue dei sette nani, ma organizzarla in modo che i più deboli (bambini, anziani, impediti) la possano usare in condizioni di sicurezza e di serena vivibilità.

Ferrara sta elaborando queste sollecitazioni da molto tempo: esiste una vasta area del volontariato che opera con le strutture dell'Amministrazione in quest'ottica. Basti pensare ai Centri per le famiglie del Barco e di via Bologna; a quello straordinario avvenimento urbano e sociale che è l'Estate dei bambini, che coinvolge ogni anno migliaia di famiglie; a quanto è in costruzione: L'isola del tesoro in piazza XXIV Maggio, una "nuova tipologia" favolosa per la ricchezza di spazio e per le sollecitazioni che proporrà agli operatori e ai frequentatori.

 


Attrezzature di gioco realizzate con il contributo della Fondazione.Poi i campi gioco attigui a due scuole nel quartiere di via Bologna che saranno attrezzati secondo i progetti, i desideri, le aspirazioni dei bambini che hanno partecipato a un grande lavoro di scelta e di preparazione e che andranno a completare quelli di Parco Massari e del Giardino Pareschi, recentemente riattrezzati e riordinati a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.
Entra a pieno titolo in questo programma di lavoro, che l'Amministrazione ha battezzato Città bambina, la ricerca che le scuole di via Bologna hanno condotto sul quartiere, formalizzata in un diario scolastico recentemente presentato al pubblico e consegnato a tutti i bambini del quartiere.

In questo sforzo, al Comune di Ferrara si è affiancata la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, che ha colto con sensibile attenzione la rilevanza del problema e ha fatto di Città bambina uno dei riferimenti del proprio impegno per la città. Le attrezzature di gioco di Parco Massari, del Giardino Pareschi e di un'area dì via Bologna e l'arredo del percorso delle Mura restaurate con luoghi di sosta che ne rendano più piacevole il godimento, sono stati solo l'avvio di questa alleanza tra Fondazione e Comune per un'attenta messa a punto del programma per una "città a misura di bambino".

Ora, uno dei lavori più urgenti è la conclusione e la messa in attività de L'isola del tesoro, ma accanto a questo l'impegno è anche quello di una organizzazione puntuale ed efficiente di aree di sosta negli spazi verdi del sottomura particolarmente frequentati e negli spazi verdi della città - che sono i luoghi naturali da far vivere con la presenza dei bambini.
Sta anche prendendo concretezza l'impegno, a livello urbanistico, nel ridisegno delle strade di grande traffico, nelle quali la misura del bambino deve essere condizionante: pensiamo alla progettazione in corso di via Bologna.
Saranno questi i luoghi concreti dove la Fondazione, affiancando l'Amministrazione comunale, potrà dare il contributo della sua disponibilità e apertura ai grandi problemi che interessano le generazioni più giovani della comunità ferrarese.