Da quando il papa Clemente VIII se ne è impadronito, nel 1598, questa città in cui la presenza del sovrano animava piaceri e ingegno, è diventata per i papi soltanto una piazza di guerra che si è via via spopolata, e che la vicinanza con le paludi circostanti e le inondazioni del Po rendono molto malsana. Malgrado la sua posizione, e la diminuzione dei suoi abitanti, Ferrara è ancora una città piuttosto bella; vi si entra per una lunghissima e larghissima via che la attraversa completamente. Le case sono allineate, come quelle delle strade vicine, che tutte si riversano nella prima: il colpo d'occhio sarebbe più soddisfacente se si scorgesse del movimento; ma le strade sono quasi deserte e, senza la guarnigione, si potrebbe pensare che una malattia contagiosa avesse falciato gli abitanti.
Lettres contenant le journal d'un voyage fait à Rome en 1773,
Ginevra 1873