Sin dallo scoccare della mezzanotte, la Cassa di Risparmio di Ferrara è protagonista della piccola "rivoluzione" che cambierà le abitudini di ognuno di noi. L'addio alla lira avviene senza particolari difficoltà; la banca si è infatti preparata con notevole anticipo al passaggio, epocale, alla moneta unica europea. Oggi, a distanza di pochi mesi, la lira appartiene solo ai ricordi.
L'anno nuovo porta con sé una data con connotati magici - 02.02.2002 - e la storica celebrazione di uno dei personaggi più affascinanti del Rinascimento, Lucrezia Borgia. La presentazione dell'Anno Lucreziano avviene a Roma, con il sindaco Gaetano Sateriale e l'amministrazione Comunale ospiti della Cassa di Risparmio di Ferrara, che con la Fondazione è tra i sostenitori delle iniziative culturali legate a Lucrezia.
A primavera, la Cassa di Risparmio di Ferrara volta pagina; o meglio, inizia a scrivere un nuovo capitolo. Il 21 marzo viene potenziato il Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Ferrara: l'istituto ferrarese è capofila di una holding che annovera due banche, Banca di Treviso Spa e Banca Modenese Spa, una delle più importanti società di leasing e factoring, "Commercio e Finanza", con sede a Napoli (della quale viene acquistata la totalità delle azioni) e numerose partecipazioni in aziende industriali e società finanziarie.
All'assemblea dei soci, il 29 aprile, viene presentato un dividendo di 52 centesimi, in aumento del 6% rispetto all'anno precedente; i conti correnti sono cresciuti del 17,36%, gli impieghi si sono assestati a 3.405 miliardi di lire (+19,6%); si è registrato inoltre un incremento dell'utile netto pari al 28,8%. L'assemblea approva all'unanimità, applaude e ribadisce la priorità di un obiettivo imprescindibile: "Mantenere la banca ferrarese e indipendente".
"Una firma da 100 milioni di euro" è il titolo che, sui quotidiani locali, presenta all'opinione pubblica la convenzione tra la Banca Europea degli Investimenti, l'Amministrazione Provinciale e Carife. Il 24 giugno viene firmata una lettera d'intenti per l'apertura di una linea di credito a favore del territorio ferrarese per la realizzazione di opere di investimento, a beneficio di Comuni ed imprenditori privati. Carife viene scelta per svolgere un ruolo di intermediazione "affinché l'utilizzo delle risorse apporti congrui vantaggi finanziari per gli Enti e per le Imprese". Un accordo concretizzato qualche mese più tardi, a ottobre, con la stipula del contratto e la concessione della prima tranche di fondi alla Cassa di Risparmio di Ferrara.
Un segnale di fiducia nei confronti della banca; fiducia confermata, a distanza di pochi giorni, dalla maxi operazione di finanziamento di 400 milioni di euro organizzata da Cofiri, che il 28 giugno sigla la formalizzazione dell'acquisto di Commercio e Finanza. Un finanziamento in pool al quale aderiscono, oltre a Cofiri, 23 importanti istituto italiani ed internazionali.
A fine luglio vengono pubblicati i risultati gestionali del primo semestre della banca, caratterizzato da "segni +", sul fronte sia dei depositi sia degli impieghi. Su base annua si è registrato un aumento della raccolta diretta del 14,1%, da 1.564 a 1.785 milioni di euro. Gli impieghi nei confronti della clientela sono cresciuti del 22,3%, da 1.616 a 1.977 milioni di euro. L'utile prima delle imposte è passato da 19.969 migliaia di euro a 22.879 migliaia di euro con un incremento del 14,6%.
Nel mese di agosto diviene operativa la sede direzionale di via Bologna 389, che ospita uffici e nuove aule di formazione.
Ad agosto, ancora, la Cassa di Risparmio di Ferrara apre a Milano: una sede prestigiosa, ospitata in uno storico palazzo in via S. Maria Fulcorina 9, a due passi da Piazza Affari.
Il ritorno dalla pausa estiva sigla l'inizio di un autunno fittissimo di appuntamenti, in un crescendo di attività e giornate memorabili. Il 21 settembre, per cominciare, la Cassa aderisce all'iniziativa "Invito a palazzo", promossa dall'Abi, che prevede l'apertura al pubblico della sede di corso Giovecca 108: centinaia di ferraresi possono così visitare le sale storiche e ammirare tele ed affreschi della Cassa di Risparmio di Ferrara.
Il 17 ottobre nasce a Verona il Credito Veronese spa - Banca nel Nord Est. La nuova banca muove dalla volontà di alcuni professionisti ed imprenditori, ben radicati nel territorio veronese, di realizzare il progetto di una banca locale con servizi più integrati ed evoluti, che meglio possa esprimere le esigenze del territorio. La Cassa di Risparmio di Ferrara aderisce con entusiasmo a tale progetto, che le consente di "crescere rimanendo banca locale": è infatti banca tutor dell'operazione, con una partecipazione del 45%.
Il giorno successivo segna il brillante esordio della banca sul mercato internazionale: la Cassa di Risparmio di Ferrara porta in quotazione un programma di emissioni obbligazionarie di medio e lungo termine, che prevede la possibilità di emettere eurobond fino a 500 milioni di euro nell'arco di un triennio. Il 18 ottobre Carife procede così ad una prima emissione obbligazionaria internazionale di 150 milioni di euro, con un'offerta che trova immediato e completo collocamento. Un risultato raggiunto al termine di alcune settimane di road show sulle piazze finanziarie di Milano, Lussemburgo e Parigi.
Il 28 ottobre vengono aperte due nuove filiali della Banca di Treviso Spa - di cui Carife è azionista di maggioranza - a Conegliano e Castelfranco Veneto (inaugurate poi il 21 novembre).
E veniamo quindi a martedì 29 ottobre, all'appuntamento più atteso: la visita di Carlo Azeglio Ciampi alla Cassa di Risparmio di Ferrara: un evento a cui dedichiamo un resoconto più dettagliato.
Va infine ricordata la volontà del presidente Alfredo Santini e del direttore generale Gennaro Murolo di condividere obiettivi e risultati con tutto il personale della Cassa di Risparmio di Ferrara. È già stato attivato un portale aziendale intranet ed è in fase di ultimazione un progetto di comunicazione interna per agevolare lo scambio di idee e proposte tra tutti i dipendenti della banca.
Dall'11 al 13 ottobre si è svolto a Sirolo il meeting aziendale dei dirigenti, il 16 novembre quello dei Responsabili di unità operative Carife, mentre il 5 dicembre Ferrara Fiere ha ospitato la Convention del Personale, occasione gradita di incontro tra quanti lavorano alla Cassa, per rafforzare sempre più, all'interno dell'azienda, una forza vincente: lo spirito di squadra.
"Carife, un successo di squadra" è uno dei titoli di apertura del Resto del Carlino del 19 novembre: quelle parole però, non sono dedicate alla banca, ma... alla squadra di basket! Perché questo 2002 porta con sé anche altre novità: la Cassa di Risparmio di Ferrara da sempre incoraggia le numerose iniziative culturali, umanitarie e sportive della città; ma da quest'anno, oltre a sostenere la Spal, è primo sponsor del basket e della pallavolo estensi. Anche questa è una circostanza eccezionale.
È proprio il caso di dire che l'eccezione conferma la regola: il 2002 sottolinea con un tratto di continuità il trend positivo dell'istituto negli ultimi anni, contraddistinti da una crescita costante e da significativi salti di qualità.
Esiste un piccolo "segreto" sotteso a questo andamento ottimale, in forte controtendenza rispetto a quello del mercato?
Proviamo a fare un passo indietro, e a ritornare al "grappolo d'uva", a quel grappolo dai chicchi generosi cui accennavamo all'inizio di questa conversazione. Il manifesto che idealmente prosegue l'immagine del grappolo d'uva prevede un brindisi con un vino d'annata.
E poiché il vino "d'annata" è quello ottenuto da una vendemmia di particolare pregio, questa metafora ci aiuta a spiegare la filosofia che accompagna i risultati e la crescita della banca, in particolare nell'anno che sta per chiudersi. Per ottenere un vino di qualità è indispensabile una lavorazione accurata, artigianale, un'esperienza che sappia contemperare innovazione tecnica e tradizione. Solo in questo modo il vino mantiene una genuinità ed un carattere speciale. Il vino doc è un'arte.
Così la Cassa di Risparmio di Ferrara: punta a migliorare, a crescere, a dotarsi dei prodotti e dei servizi più innovativi, ma sempre restando legata alle proprie tradizioni e al proprio territorio. Scegliendo di mantenere uno stile il più possibile umano, personale. Cercando di "Crescere rimanendo banca locale". La forza del localismo è nel curare le relazioni, nel personalizzare l'offerta, con una cura che potremo dire "artigianale". Questa è la strategia.
Il "vino" della vendemmia 2002 della Cassa di Risparmio di Ferrara sarà da conservare allora tra le bottiglie più pregiate, da riservare per le grandi occasioni. Anno da ricordare, questo 2002.
L'eccezione conferma la regola
Written by Eleonora RossiPer la Cassa di Risparmio di Ferrara, un 2002 all'insegna del potenziamento e dell'accelerazione.
Un grappolo d'uva, carico di acini generosi, prometteva "un'annata d'eccezione". Un'immagine che, moltiplicata sui manifesti e sulle pagine dei quotidiani, annunciava per la Cassa di Risparmio di Ferrara un 2002 di crescita, di maturazione, di ricca "vendemmia". Quelle aspettative non sono state deluse.
Il 2002 si è aperto all'insegna della novità, con l'introduzione dell'euro, e si è concluso, in autunno, con la visita del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
E, nel mezzo, un fiume incessante di piccoli e grandi eventi. Proveremo qui a rileggere, rapidamente, i più significativi. A partire dal primo gennaio.