Le linee guida per il prossimo esercizio
Come ogni anno la Fondazione Carife ha provveduto a far confluire nel Documento Programmatico Previsionale le sue prospettive economico-finanziarie e i suoi programmi operativi futuri, in questo caso afferenti al 2011. Questi si inseriscono in un'ottica temporale di più ampio respiro che è costituita in primo luogo dalla scelta dei settori rilevanti per il triennio 2011/2013. Risulta evidente che la definizione di tale programmazione e l'adozione delle relative determinazioni di orizzonte poliennale costituiscono di norma un momento di elevata sensibilità nella vita del nostro Ente. Gli ultimi anni sono stati densi di eventi, a livello nazionale ed internazionale, che hanno prodotto radicali mutamenti di convinzioni, modi di essere e di operare. Intere nazioni hanno dovuto rivedere i propri parametri di sviluppo e di welfare. Tutto ciò si ripercuote anche nelle nostre realtà territoriali, contribuendo a far emergere situazioni di difficoltà che tuttora perdurano e che hanno prodotto conseguenze non solo economiche, ma estese anche nell'ambito sociale. Anche queste constatazioni sono utili per impostare la riflessione sui programmi degli interventi istituzionali. Gli ultimi anni hanno determinato una forte riduzione delle disponibilità economiche da poter rivolgere all'attività erogativa. Così come è avvenuto per il 2010, anche per il 2011 si dovrà necessariamente affrontare un periodo di contenuta disponibilità di mezzi, ma le prime anticipazioni in sintesi fanno prevedere una ripresa graduale della redditività, i cui effetti potranno auspicabilmente concretizzarsi in un incremento delle erogazioni dal maggio 2012. Nel frattempo la Fondazione sta provvedendo ad assicurarsi la disponibilità di un idoneo finanziamento bancario. Sotto il profilo di conto economico, si evidenzia un limitato sbilancio tra le entrate (significativamente interessate da una sopravvenienza attiva per un recupero di imposte ad esito della definizione di un annoso contenzioso) e le uscite per la gestione, cui si intende sopperire mediante apporto dall'avanzo dell'esercizio 2009, nella misura che residuerà dopo il parziale utilizzo a copertura delle spese di gestione del 2010. Come noto, la vigente normativa prevede che ogni tre anni la Fondazione provveda ad effettuare la scelta dei settori rilevanti sui quali far convergere la maggior parte delle risorse economiche e progettuali. Essi, fino ad un massimo di cinque, vanno scelti nell'ambito dei settori specificamente elencati all'art. 1, lettera c) bis, del D. Lgs. N° 153/99. Per il triennio 2011/2013 i cinque settori rilevanti prescelti sono:
a) arte, attività e beni culturali;
b) ricerca scientifica e tecnologica;
c) salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;
d) volontariato, filantropia e beneficenza;
e) educazione, istruzione e formazione.
Accanto a questi è parso opportuno proporre per il 2011 la prosecuzione della linea di attenzione alla tutela della persona, pur con gli aggiustamenti conseguenti al passaggio dell'istruzione nella categoria dei rilevanti. La proposta che avanziamo per il 2011 è quindi di individuare i seguenti tre settori ammessi, cui destinare una porzione minoritaria delle risorse:
- assistenza agli anziani;
- crescita e formazione giovanile;
- assistenza al disagio mentale.
Dal 2009 abbiamo deciso di fissare periodi precisi entro cui presentare le domande ed i tempi per le risposte, per favorire un'ulteriore assunzione di consapevolezza da parte dei nostri interlocutori rispetto alla valenza del rapporto che si va ad instaurare. Ribadiamo pertanto l'intenzione di disciplinare anche per il 2011 i tempi delle procedure in questione, fissando di massima due periodi nell'anno per la presentazione delle domande: dal 15 gennaio al 15 marzo il primo, dal primo luglio al 30 settembre il secondo. Tenuto conto della ridotta disponibilità di risorse per gli interventi istituzionali nell'esercizio, si valuteranno in corso d'anno le effettive disponibilità residue per il secondo periodo, posto che anche nel 2010 si è reso opportuno non effettuare il secondo turno di verifica. Come emerge dal documento programmatico previsionale, nel 2011 con ogni probabilità non perverranno dal conto economico nuove risorse per erogazioni e le risorse per interventi istituzionali verranno attinte dalle riserve accantonate negli anni precedenti. In particolare si è ritenuto di mantenere una significativa presenza del settore arte e cultura, pur riducendone la percentuale in ragione della rafforzata attenzione alle esigenze di carattere sociale. Merita comunque di essere formulata qualche considerazione più puntuale rispetto alla scelta dei settori di intervento, espressa e motivata precedentemente. Infatti, l'ulteriore restrizione delle disponibilità per erogazioni deve far muovere la nostra azione sulla base di alcune linee di condotta di carattere generale particolarmente meditate e, se possibile, condivise. In primo luogo, riteniamo vada ribadita la necessità di non disperdere o vanificare investimenti già effettuati, provvedendo di conseguenza ad assicurare il sostegno ad iniziative già avviate con il nostro contributo, per le quali anche un minor apporto possa dare luogo al completamento del disegno od alla realizzazione di un'ulteriore fase avente caratteristiche di autonoma sostenibilità. Un altro criterio può essere individuato nella attenzione particolare che in questo frangente va prestata alle situazioni straordinarie. Questo però non nell'ottica della mera copertura delle emergenze, dato che queste risultano oggi sempre più significative ed in ogni caso di dimensioni tali da non poter essere risolta con le risorse che la Fondazione può oggi porre in campo. Non siamo sicuramente in grado di porre rimedio a tutte le falle che si sono aperte negli ultimi anni nel sistema del welfare, né siamo in grado di supplire ad ampio raggio ai vuoti che si verificano per la scarsità di risorse degli enti pubblici, che pure risentono di una situazione particolarmente difficile. Possiamo però individuare punti di intervento mirati, che consentano di dare iniezioni di fiducia nel sistema sociale ed economico. È un proposito ambizioso, che cercheremo di perseguire con grande determinazione. È invece scontato anche per il 2011 il necessario differimento di progetti che, pur meritevoli di sostegno, possano conservare valenza anche in un successivo momento, quando sia superata l'attuale carenza di risorse. Preme anche uno sguardo nel merito dei diversi settori, per primo l'Arte e Cultura. Questo comparto dovrà attendere ancora per la realizzazione di tanti restauri che richiedono stanziamenti di risorse tali da assorbire potenzialmente l'intera disponibilità dell'anno in una sola iniziativa. Né può immaginarsi oggi l'assunzione di impegni pluriennali, dando per scontata l'entità delle entrate future, da verificare. Riteniamo invece che sarà possibile sostenere, pur con grande attenzione sugli importi, le iniziative espositive e le manifestazioni musicali del Comune di Ferrara. Come noto, il Comune di Ferrara ha avviato una profonda attività di revisione e selezione anche dei propri interventi nel settore culturale, individuando alcune linee principali su cui incentrare le forze. In questo senso la Fondazione ritiene di poter fornire condivisione e sostegno alle iniziative suddette. Non potrà mancare anche l'attenzione alle iniziative delle associazioni ed istituti culturali ferraresi, che rappresentano il tessuto connettivo della nostra offerta in questo settore e spesso sono anche esempi di eccellenza. Questi riescono a catalizzare energie di studiosi, professionisti o semplici appassionati, e soprattutto di tanti volontari che forniscono un concreto apporto alla realizzazione di eventi culturali di grande spessore, pur con ridotte risorse economiche. Per quanto riguarda il settore della Ricerca scientifica, riteniamo di poter proseguire il nostro apporto nell'ambito del Comitato dei Sostenitori. Questa ed altre ipotesi di finanziamento dovranno essere considerate nell'ottica di un necessario ridimensionamento e di un ripensamento di metodo. Siamo convinti che per il futuro si dovrà sempre più perseguire una politica mirata anche su questo tema, per concentrare le risorse disponibili su pochi progetti condivisi, prima di tutto per non disperdere le risorse in mille rivoli. Va anche tenuto conto della necessità di monitorare la fase di realizzazione, la coerenza con il disegno progettuale approvato e, a conclusione delle attività, i risultati conseguiti in termini di arricchimento delle conoscenze, di ricadute sul territorio e di ritorno di immagine per gli enti finanziatori. La Sanità nel nostro territorio vede la presenza di due importanti realtà come l'Azienda Ospedaliera e l'Azienda Sanitaria Locale, che hanno ambedue recentemente visto un rinnovamento nei propri vertici. Per quanto riguarda i programmi futuri e le possibili collaborazioni, riteniamo che sarà sicuramente possibile un proficuo scambio di opinioni, così come sempre in passato. I temi da approfondire possono essere molteplici, specie in previsione della apertura del nuovo polo ospedaliero di Cona, dalle strumentazioni di diagnosi e cura, ai mezzi di soccorso, alle altre necessità di aggiornamento e di qualificazione delle strutture e del personale. Il tema del Volontariato, filantropia e beneficenza potrà fornire occasione per verificare ed approfondire un attento programma di intervento nei confronti delle associazioni, in una situazione in cui saranno fortemente ridotte altre disponibilità, quali i fondi erogati annualmente tramite i Centri di Servizio al Volontariato, i cui accantonamenti di legge presentano una dinamica in controtendenza rispetto alle larghe disponibilità del passato. L'Educazione, istruzione e formazione copre un'ampia gamma di situazioni, che ci vedrà come sempre attenti ad ogni ordine e grado di scuole, dalla Primaria all'Università, oltre ad una più recente attenzione agli aspetti di formazione professionale. Per quanto concerne infine i tre settori non rilevanti, possiamo dire che si concentrano sulla tutela della persona, in particolare in quegli stadî della vita in cui deve essere maggiormente tutelata. Così la crescita e la formazione giovanile si prefigge di sostenere tutte le fasce della giovinezza, in quanto risorsa primaria per la nostra società e base sulla quale si fonda il nostro futuro. In particolare gli asili nido e le scuole materne, oltre ad essere la più delicata nelle fasi formative e pre-didattiche, costituiscono un supporto fondamentale alle famiglie ed alle donne. Queste ultime possono godere così di un aiuto in più nel loro duplice ruolo di lavoratrici e di madri. Infine concludiamo con il supporto all'assistenza agli anziani e ai disabili, con il quale cerchiamo di tutelare anche quelle fasce della nostra società forse più inermi. Un aspetto particolare riguarda invece quei progetti che sono rimasti per lungo tempo silenti, cioè che sono stati deliberati almeno due anni fa e dei quali non ci è stata più fornita notizia sull'avvio o la documentazione contabile che ne comprovi l'effettiva spesa. In periodi di abbondanza può anche accadere che queste situazioni rimangano in sospeso. Oggi riteniamo che anche questo aspetto possa contribuire a fare chiarezza sulla situazione complessiva, per cui abbiamo già provveduto ad alcuni reincameri, in coerenza con le previsioni del nostro regolamento, mentre provvederemo prossimamente ad effettuarne altri. Abbiamo cercato di sintetizzare la non semplice programmazione del lavoro per l'esercizio 2011, tesa a raccogliere come sempre le esigenze e le aspettative che ci è parso di recepire dal territorio e le risposte che pensiamo di poter fornire. Confidiamo che questo sforzo di ottimizzazione e sintesi possa concretizzarsi l'anno prossimo in un significativo spunto di crescita per il nostro territorio.