170 anni anni esemplari

Written by  Piergiorgio Dall'Acqua
La presenza della Cassa di Risparmio di Ferrara nel territorio non si è mai limitata allo svolgimento della propria fndamentale funzione di istituzione finanziaria. La Cassa è sempre stata presente, anche e soprattutto nelle circostanze nelle quali è stato necessario imprimere, con contributi e iniziative, un impulso alla ricostruzione, come accadde a seguito della storica alluvione del 1951.Per la Cassa, un traguardo importante che è una nuova partenza verso il futuro
Il 170° anniversario della Cassa di Risparmio di Ferrara è un avvenimento molto importante per la nostra provincia, per una serie di motivi. Fin dalla sua nascita, il 5 maggio 1838, la Cassa di Risparmio di Ferrara ha legato in modo indissolubile la propria attività al nostro territorio, nella volontà di esserne espressione della cultura, delle tradizioni e del mondo economico e sociale. Una volontà che si è da sempre manifestata attraverso un collegamento attento e dinamico con il contesto locale, dal quale lo storico istituto bancario trae origine e del quale ha saputo farsi sensibile interprete delle istanze di sviluppo. 
Un legame con Ferrara che non si è mai attenuato, neppure quando, come sta accadendo anche di recente, la Cassa di Risparmio ha saputo accrescere le proprie dimensioni, i propri mercati e la propria importanza a livello nazionale, grazie alle capacità, alle qualità e alla competenza innanzitutto della propria dirigenza e, più in generale, di un'intera organizzazione che continua a dare prove concrete della La Cassa di Risparmio, e in seguito la Fondazione, sono sempre state attente alle esigenze di conservazione e restauro del patrimonio artistico della città e del territorio, considerato anche come motore di sviluppo. Il catino absidale della chiesa di San Paolo, con l’affresco dello Scarsellino, è stato oggetto di un restauro finanziato dalla Cassa negli anni 1980.propria affidabilità. Ben oltre un secolo e mezzo di vita, dunque, che ha significativamente attraversato le vicende storiche nazionali e della nostra provincia: dalle tensioni e i moti risorgimentali, alla pagina intensa e cruenta del cosiddetto secolo breve: il Novecento. A questo proposito credo sia giusto ricordare la figura di Emilio Arlotti, allora presidente della Cassa, che fu tra i ferraresi trucidati dal piombo fascista davanti al muretto del Castello Estense in quella che sarebbe poi passata alla storia come "la lunga notte del '43". In seguito, furono gli anni della riforma agraria e della valorizzazione delle potenzialità di crescita di un territorio che voleva rialzarsi dalle rovine di una guerra disastrosa e incamminarsi sulla strada della libertà e della democrazia, verso un futuro di prosperità e di sviluppo. Anni che hanno visto la Cassa di Risparmio di Ferrara saldamente al fianco in questo cammino e fra i principali protagonisti della ripresa economica e sociale del nostro territorio. Un impegno, vorrei sottolinearlo, che tuttora continua nello spirito del proprio statuto originario e che si basa sul principio fondamentale, e condivisibile, di tenere sempre legati tra loro l'aspetto dello sviluppo economico con quello della crescita sociale. Missione alla quale collabora parallelamente anche la Fondazione Carife dal 1992, anno della sua costituzione. Innumerevoli sono, infatti, gli interventi che queste due istituzioni continuano a promuovere, incentivare e finanziare in favore di istituti, scuole, parrocchie e più in gene-rale a sostegno di iniziative di beneficenza. La Fondazione si adopera particolarmente per la conservazione e la valorizzazione del nostro ricco patrimonio architettonico, artistico e culturale: dalla partecipazione a importanti opere di restauro di complessi monumentali e cicli pittorici, alla costituzione di una cospicua e preziosa collezione di opere d'arte, fino alle numerose iniziative editoriali di rilevante importanza culturale e scientifica. Ma in questo non dimentica l'importanza della cultura diffusa, offrendo un adeguato sostegno anche a iniziative di carattere locale o "minore". Non va neppure dimenticata l'attenzione dedicata al cinema, ai maestri che la nostra provincia ha saputo esprimere e le cui opere rientrano nella storia di questa nobile arte. Voglio qui ricordare, a titolo di esempio, il sostegno che Carife ha voluto esprimere per la realizzazione nel 1983 del film La neve nel bicchiere dell'indimenticato e, purtroppo, recentemente scomparso Florestano Vancini. Da tutto questo, infine, non è rimasto escluso nemmeno il mondo sportivo ferrarese, cui la Cassa di Risparmio ha sempre guardato come strumento di crescita e di identità del nostro tessuto sociale: a partire dagli ambiti con più evidenti finalità aggregative ed educative, soprattutto, ma non esclusivamente, a livello giovanile; fino alle realtà che hanno saputo rappresentare in diverse discipline la nostra provincia ai massimi livelli competitivi nei campionati nazionali. Da questi pochi esempi emerge chiaramente come la Cassa di Risparmio di Ferrara sia uno dei principali protagonisti della vita economica, culturale e sociale della nostra provincia, con una presenza che ininterrottamente continua da 170 anni. Un traguardo importante che tutti vogliamo considerare una nuova partenza verso un futuro, al quale solo chi ha le proprie radici ben piantate in un glorioso passato può guardare con fiducia e rinnovato impegno.

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