La grande avventura della musica

Scritto da  Mauro Meli, Claudio Abbado

Chamber Orchestra of Europe, prove di Pierino e il lupo di Prokofiev.Storia e progetti di Ferrara Musica, un'iniziativa che ha messo la città estense allo stesso livello delle grandi capitali musicali d'Europa.

Il 27 aprile 1989, in un teatro gremito e appena riaperto dopo un accurato intervento di restauro, inizia l'avventura di Ferrara Musica con un concerto della Chamber Orchestra of Europe, diretta da Claudio Abbado. Vorrei cercare di spiegare Ferrara Musica a quanti probabilmente la conoscono solo per quelli che, non so quanto propriamente, vengono definiti "i grandi eventi" .

Ferrara musica è, giuridicamente, un comitato fondato al Comune di Ferrara, con la Cassa di Risparmio di Ferrara, dall'anno scorso sostituita dalla Fondazione; di fatto, si tratta di un'organizzazione musicale che gestisce la residenza italiana della Chamber Orchestra of Europe e un'attività musicale suddivisa in concerti e opere liriche.


Detto così, sembrerebbe banale, ma in ciò si nasconde un'importante novità: per la prima volta, all'epoca della sua costituzione, veniva offerta in Italia a un'orchestra internazionale - anzi, per essere chiari, a una delle migliori orchestre del mondo - la possibilità di effettuare una regolare stagione sinfonica, di incidere dischi, di preparare e fare tournée.

Poter contare su un'orchestra di così straordinario livello ci ha molto aiutato nell'invitare direttori e solisti di pari valore come Ruggero Raimondi e John Eliot Gardiner, Maurizio Pollini e Nikolaus Hamoncourt, Salvatore Accardo e Murray Perahia, oppure, per le opere, registi come Luca Ronconi e Jonathan Miller.

Alla Chamber Orchestra of Europe si sono via via aggiunte altre orchestre o gruppi musicali di estremo valore, dai Berliner Philarmoniker al Monteverdi Choir, dalla Gustav Mahler Jugendorchester ai Wiener Pliilarmoniker: i protagonisti di Ferrara Musica sono gli stessi delle grandi capitali musicali europee, che siano Parigi o Berlino, Londra o Salisburgo.

Il teatro Comunale di Ferrara.Ci sono poi delle caratteristiche meno evidenti che rendono le nostre iniziative più "europee", che sono forse più raramente sottolineate e che riguardano il che cosa, il come e il dove Ferrara Musica fa ed opera.

Il che cosa riguarda la programmazione e quindi il cartellone dei concerti e delle opere. Qui non sempre si ricorda che i cosiddetti grandi eventi sono inseriti in una programmazione in realtà molto ricercata e rigorosa, e a volta anche rischiosa. Per esempio, non era così scontato suscitare l'entusiasmo del pubblico con una serie di concerti dedicata a Britten o a Sibelius, ma l'esserci riusciti ci ha dato soddisfazione pari a quella che ci ha dato Le Nozze di Figaro.

Oppure, altro esempio, tutti si ricordano il concerto dei Berliner, ma pochi ricordano che suonarono la Quinta e la Sesta sinfonia di Beethoven perché queste rientravano in un ampio programma dedicato al primo romanticismo; va benissimo ricordarsi dei Berliner, però vero e importante era il programma complessivo: non un concerto isolato, ma una programmazione precisa e articolata che differenzia un evento da un progetto culturale quale Ferrara Musica cerca di essere, e forse è.

Quando poi si è così fortunati da poter inserire in questo progetto il primo e unico concerto dei Berliner in Italia dopo vent'anni d'assenza, o da inaugurare le celebrazioni rossiniane europee con Il viaggio a Reims, o da far eseguire Pierino e il lupo da Roberto Benigni, allora il progetto diventa importante e a guadagnarci sono tutti, ma soprattutto il pubblico e la città.

Anche il come mi porta a evidenziare alcune caratteristiche molto originali. Ferrara Musica è una struttura molto particolare, molto più snella di quasi tutte quelle operanti in Italia e all'estero. Essendo formata da sei persone (che possono aumentare in occasione delle produzioni liriche) non è solo agile, ma costa poco, consentendo un eccellente rapporto tra i costi di gestione e quelli artistici.

i Berliner Philarmoniker alla stagione Ferrara Musica 1992.f01_27a_popupIl miglior riconoscimento è stata la richiesta rivolta dai Berliner Philarmoniker a Ferrara Musica per organizzare, nel 1993, la loro più importante tournée italiana dal dopoguerra. Certo in tutto questo, dal tipo di struttura cercata e trovata, ai finanziamento messi a disposizione di Ferrara Musica, un ruolo fondamentale è stato svolto dal Sindaco di Ferrara con la sua giunta (da poco rinnovata, ma ugualmente entusiasta), dalla Cassa di Risparmio e dalla Fondazione.

Il dove vuol dire Ferrara e il suo teatro. Ferrara è una città che ha avuto nei secoli rapporti magici con la musica e con il teatro. È semplicemente con i suoi silenzi, i suoi colori, la sua dimensione, una città ideale dove fare musica. Il Teatro Comunale di Ferrara è uno dei teatri più belli del mondo, un autentico miracolo estetico, acustico, architettonico, e così è considerato da tutti i più grandi artisti che vi hanno suonato.

Questa fin qui raccontata è la parte più importante dell'attività di Ferrara Musica. Intorno a questa iniziativa, ne stanno sorgendo altre che potrebbero moltiplicarne il valore. Le principali sono: il progetto per la Scuola di Qualificazione Orchestrale, che vede impegnati, con Ferrara Musica, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara, il Conservatorio e l'Università; l'istituzione del CIARM-Centro universitario di acustica e ricerca musicale, fondato all'inizio del 1994 dalle Università di Ferrara, Bologna e Padova con il CNR e Ferrara Musica, che collabora per i rapporti tra il mondo della ricerca scientifica e quello della produzione musicale; "Musica Incontri", primo Salone della Musica Classica e del Jazz, che verrà organizzato a Ferrara nel maggio del 1995 e che farà incontrare gli operatori dei vari settori musicali con gli specialisti e gli appassionati.

In tutto questo manca un nome: Claudio Abbado. Non ha bisogno di essere elogiato, ma voglio dire due cose: che il confronto sulle idee e la sua disponibilità sono stati fondamentali per la crescita di Ferrara Musica e di chi per Ferrara Musica lavora e che Ferrara è l'unica città al mondo dove un suo concerto possa essere considerato "normale".

Mauro Meli
Direttore artistico di Ferrara Musica

Ferrara Musica: un esempio da seguire

Il Viaggio a Reims di Gioacchino Rossini.La città di Ferrara costituisce, insieme a Pesaro, un esempio di grande volontà e coraggio per quanto riguarda gli investimenti in campo culturale, rappresentando un modello che tutto il Paese dovrebbe seguire. Io stesso ho accettato con entusiasmo la proposta che il Comune di Ferrara mi ha fatto nel 1989 offrendomi l'opportunità, grazie alla costituzione di Ferrara Musica, di tornare a dirigere in maniera continuativa in Italia.

Qui ho trovato grande lungimiranza nella realtà comunale che da anni dedica fondi ed energie al settore culturale: dalle straordinarie mostre organizzate a Palazzo dei Diamanti, alla ristrutturazione architettonica della città, alla residenza offerta alla Chamber Orchestra of Europe. Questo ha permesso la realizzazione di progetti che nell'insieme si sono dimostrati vincenti, ottenendo riconoscimenti anche all'estero.

Nello specifico strettamente musicale, oltre alle consuete stagioni concertistiche di Ferrara Musica, è stato possibile attuare, in collaborazione con la stagione lirica del Teatro Comunale, produzioni inizialmente di carattere straordinario (Il viaggio a Reims), ma che in seguito sono diventate i punti di forza di una seria e determinata programmazione; mi riferisco in particolare a Così fan tutte e Le nozze di Figaro.

Non meno importante è stata la scelta della Berliner Philarmonisches Orchester di affidare a Ferrara Musica l'organizzazione della sua prima tournée in Italia dopo più di vent'anni, ribadendo così la professionalità di questo organismo e contribuendo a diffondere in Italia e all'estero l'immagine di Ferrara come attivissimo centro di produzione culturale.

Claudio Abbado
Direttore d'orchestra, Presidente Onorario di Ferrara Musica