Cosmè Tura e Francesco del Cossa
L'arte a Ferrara nell'età di Borso d'Este: cronaca di una mostra straordinaria
Quando il Sindaco di Ferrara mi chiese di organizzare, oltre tre anni or sono, una mostra su un tema che rientrasse nel progetto "Ferrara. Città del Rinascimento", ricordo di aver provato da un lato un grande entusiasmo dovuto a una vecchia passione per l'arte antica in generale e ferrarese in particolare, dall'altro un altrettanto grande timore.
Allora non si era ancora chiusa la mostra "Gli Este. Una corte del Rinascimento" (tenutasi a Bruxelles e Ferrara nel 2003-2004) che aveva delineato a grandi tratti oltre due secoli di storia culturale e artistica della casata estense, ed era tutt'altro che facile individuare un argomento e un taglio che giustificassero, a così breve distanza di tempo, un ritorno all'arte ferrarese. Inoltre, eravamo ben consci della difficoltà di ottenere prestiti importanti in un settore, quello dell'arte antica, dove i manufatti hanno maggiori problemi di conservazione e i cataloghi degli artisti contano un numero di opere infinitamente minore rispetto a quello dei loro colleghi moderni o contemporanei.