Editoriale - 'Ferrara - voci di una città'
Scritto da Alfredo Santini
Questa rivista è nata per svolgere una funzione allo stesso tempo promozionale e culturale. L'obiettivo che le attribuimmo era « diffondere l'immagine di una città che non ha perduto il senso di un passato glorioso e lo fa rivivere in un presente laborioso e intellettualmente efficace».
Di fronte a episodi come il terremoto, che oltre a gravi problemi umani pone interrogativi sulla conservazione dell'arte e sull'arte stessa, riteniamo opportuno un esame di coscienza sul nostro operare. Questo significa valutare se abbiamo seguito la strada maestra, svolto appieno i compiti che ci eravamo prefissati, fatto comprendere ai cittadini il senso della nostra presenza. La verifica è tanto più opportuna oggi, alla vigilia dell'emanazione di una legge che muterà sensibilmente lo status delle fondazioni bancarie. Per questi motivi, dedichiamo buona parte della rivista a una sorta di consuntivo della nostra attività.
Di fronte a episodi come il terremoto, che oltre a gravi problemi umani pone interrogativi sulla conservazione dell'arte e sull'arte stessa, riteniamo opportuno un esame di coscienza sul nostro operare. Questo significa valutare se abbiamo seguito la strada maestra, svolto appieno i compiti che ci eravamo prefissati, fatto comprendere ai cittadini il senso della nostra presenza. La verifica è tanto più opportuna oggi, alla vigilia dell'emanazione di una legge che muterà sensibilmente lo status delle fondazioni bancarie. Per questi motivi, dedichiamo buona parte della rivista a una sorta di consuntivo della nostra attività.
Nel contempo, al fine di conservare l'armonica coesistenza fra promozione e cultura, presentiamo, come in una tradizionale vetrina, i prodotti di una città che era ed è una capitale della cultura. Partiamo da un ampio ricordo degli avvenimenti del 1598, con la partenza di Cesare d'Este per Modena e l'arrivo di Papa Clemente VIII, e proseguiamo con pagine e personaggi significativi del nostro territorio: Vittorio Cini, uno dei grandi ferraresi del Novecento; il professor Laderchi, ideologo del neoguelfismo; Pietro Niccolini, con il premio letterario, strorico e artistico a lui dedicato.
Ma, per non dimenticare gli aspetti economici e sociali della nostra realtà, affrontiamo anche la storia del movimento cooperativo e il tema della valorizzazione turistica della navigazione da diporto. Un numero diverso dal solito, dunque, ma pur sempre fedele all'originario obiettivo di rispecchiare e promuovere un'immagine di Ferrara che vale la pena venga conosciuta nell'altrove che è il mondo.
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Num. 7