Editoriale - 'Ferrara - voci di una città'
Scritto da Alfredo Santini
Questo numero chiude, almeno simbolicamente, il millennio. Per l'occasione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara ha voluto ricordare l'impegno più autentico che contraddistingue il suo operato: il radicamento nel territorio.
Radicamento significa operare per lo sviluppo di Ferrara, ma anche dare rilevanza a chi, ferrarese, ha saputo onorare la città attraverso la propria opera. A Guido Fink, ferrarese, studioso insigne di storia del cinema, ora direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, è stato chiesto di ricordare Luchino Visconti e il film che ha reso celebre il paesaggio ferrarese: Ossessione. Il genio di Visconti ha saputo tradurre il fascino e la suggestione della Ferrara contemporanea, divulgandoli nel mondo; Ferrara lo ringrazia, affidandosi alle parole di un suo cittadino che ha saputo diventare cittadino del mondo.
Radicamento significa operare per lo sviluppo di Ferrara, ma anche dare rilevanza a chi, ferrarese, ha saputo onorare la città attraverso la propria opera. A Guido Fink, ferrarese, studioso insigne di storia del cinema, ora direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, è stato chiesto di ricordare Luchino Visconti e il film che ha reso celebre il paesaggio ferrarese: Ossessione. Il genio di Visconti ha saputo tradurre il fascino e la suggestione della Ferrara contemporanea, divulgandoli nel mondo; Ferrara lo ringrazia, affidandosi alle parole di un suo cittadino che ha saputo diventare cittadino del mondo.
In questo anno, una prestigiosa e affascinante mostra al Palazzo Reale di Milano ha finalmente rivelato, ponendola su un piano europeo, l'arte di Gaetano Previati, pittore ferrarese definitivamente uscito dalla cerchia dei bravi pittori di provincia, per guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama del simbolismo europeo. Gianni Venturi rintraccia nell'arte di Previati le sottili convivenze dei fermenti più innovativi della letteratura e della pittura simbolista.
A ricordarci, ancora, il rilievo internazionale della cultura ferrarese, i saggi su El Greco di Jadranka Bentini e su Cosmé Tura (a cui la Cassa dedica un sontuoso volume) di Monica Molteni.
E, a ricordare l'amore dei ferraresi per la memoria della propria storia, il saggio di Ranieri Varese sulle lapidi funerarie, quelli sul restauro e gli affreschi della chiesa di Santa Maria di Savonuzzo di Alessandro Volpe, Palazzo Bonacossi di Anna Maria Visser, nonché il ricordo di Ugo Bassi di Guido Vancini e Vittore Veneziani di Dario Favretti.
Un numero, insomma, prevalentemente dedicato all'arte, per salutare degnamente il secolo con il più prezioso patrimonio che Ferrara ci ha consegnato: la sua arte e la sua cultura.
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Num. 11