Editoriale - 'Ferrara voci di una città'

Scritto da  Alfredo Santini
Il restauro del Giudizio universale di Bastianino nella volta absidale della Cattedrale di Ferrara ha permesso alla Fondazione di affrontare una grande opera d'intervento sul patrimonio culturale ferrarese. Restaurare un'opera come il Giudizio vuol dire opporsi al degrado e alla perdita della memoria storica anche nei massimi vertici della cultura ferrarese.

L'età di Alfonso II è stata anche detta l'età del Tasso: oggi, quel nome glorioso, dopo secoli di oblio, può e deve essere affiancato a quello del dimenticato pittore, che torna a stupire per la forza e la grandezza della sua arte. Destino complesso quello di Bastianino: dopo i trionfi della sua età, cala su di lui il velo della dimenticanza.
Il suo ritorno sulla scena dell'arte è opera del Novecento: dopo Longhi, Arcangeli, la mostra del Bastianino curata da Jadranka Bentini, rivelò agli studiosi e al pubblico la raffinata complessità di quel pittore; quella successiva su Tasso, Tiziano e i pittori del "parlar disgiunto", curata da Andrea Emiliani e Gianni Venturi, propose il confronto tra le istanze poetiche del Tasso e la ricezione a livello pittorico della grande tecnica tassiana. Con il restauro, le conferenze, il convegno internazionale e questo volume della rivista, Bastianino ritrova la sua collocazione nella storia e nella memoria dei ferraresi e del mondo.

Per ottenere un'omogeneità che dia la consistenza del libro agli interventi raccolti in questo numero, tutti dedicati al Bastianino si è scelto di seguire una linea che privilegiasse la continuità. Non si rimproveri perciò la non perfetta aderenza al modello degli altri dodici numeri, ma se ne apprezzi l'intento di renderlo un volume da conservare per la qualità degli interventi e per ricordare l'occasione storica per cui è nato.

Le manifestazioni sul Bastianino, come questo volume, sono state coordinate scientificamente da Gianni Venturi. Un ringraziamento speciale va alle associazioni culturali Amici dei Musei e Monumenti ferraresi e Ferrariae Decus che così generosamente hanno aiutato a riscoprire il Bastianino.