Il programma e l'intervento di restauro

Scritto da  Piero Tranchina

A. Sandri, Breve dichiarazione istorica delle origini delle Chiese di Ferrara, manoscritto, XIX secolo.Si tratta di un dipinto a olio su tavola che misura 13,5x206,5 centimetri, realizzato mediante l'assemblaggio di cinque assi lignee in pioppo dello spessore di circa due centimetri.
L'osservazione del verso del dipinto ha consentito di rilevare le non buone condizioni di conservazione del tessuto legnoso che mostrava tracce evidenti di un massiccio attacco di insetti xilofagi, con conseguente perdita di resistenza meccanica della massa lignea.


Il livello di degrado era maggiore nelle assi centrali, anche in conseguenza della cattiva qualità del legno utilizzato. La struttura di sostegno, che consiste di due traverse trapezoidali in legno di abete, è ancora quella originaria, mentre sono stati asportati gli otto innesti lignei a coda di rondine che erano presenti nelle giunzioni delle tavole.
Tuttavia il fenomeno di degrado più preoccupante era costituito dal vistoso fenomeno di imbarcamento delle assi lignee. Tale fenomeno è conseguenza diretta delle contrazioni del tessuto legnoso quando questo è sottoposto a forti sollecitazioni per effetto delle variazioni microclimatiche.

Le variazioni dimensionali del tessuto ligneo, e le deformazioni che ne conseguono, hanno prodotto un grave fenomeno di dissesto della pellicola pittorica che in più punti risultava sollevata e non più aderente alla sottostante superficie di supporto. Ancora una volta le zone maggiormente interessate al fenomeno sono state quelle corrispondenti alle tavole centrali dove si è concentrato il maggior numero di sollevamenti.

Quanto alla superficie dipinta, oltre ai fenomeni già descritti, si segnalava la presenza di numerosissimi ritocchi e rifacimenti oltre a uno spessissimo strato di vernici alterate perfettamente evidenziati mediante l'indagine in fluorescenza ultravioletta.
Dopo aver effettuato le necessarie indagini chimiche allo scopo di conoscere il tipo e la natura dei leganti e dei pigmenti, si è provveduto a eseguire il fissaggio dei sollevamenti della pellicola pittorica, utilizzando resina termoplastica in benzina rettificata, riattivata a caldo.

Il restauro del supporto ligneo ha presentato notevoli difficoltà, dato il vistoso fenomeno di deformazione delle assi lignee, deformazione ormai non più riducibile.
Sono stati eseguiti i risanamenti delle uniture delle varie assi, utilizzando tasselli lignei della medesima essenza originale. Sono anche state risanate le porzioni di legno degradato, sostituendole con innesti applicati con adesivo vinilico. La disinfestazione è stata eseguita per pennellatura utilizzando disinfestante a base di permetrina in tricloroetano.

La pulitura della superficie dipinta è stata condotta con miscele solventi di diluente nitro+dimetilsolfossido in varie percentuali, a seconda delle necessità. L'eliminazione dei rifacimenti e delle vernici scurite ha permesso di recuperare una buona leggibilità del tessuto pittorico.
Ultimato l'intervento di pulitura, è stata eseguita la stuccatura delle lacune con gesso e colla e quindi l'integrazione pittorica con colori all'acquerello e finiture a vernice. La verniciatura finale è stata eseguita a pennello e mediante nebulizzazione, utilizzando vernice Retoncher in petrolio rettificato.