Al di là dei numeri

Scritto da  Eleonora Rossi

L'ingresso della sede romana della Cassa di Risparmio di Ferrara. Nel bilancio semestrale della Cassa di Risparmio di Ferrara SpA, la caratteristica più eloquente è la qualità del dato.

I numeri parlano da sé. La Cassa di Risparmio di Ferrara Spa continua a crescere, in quantità, ma soprattutto in qualità. Per verificarlo basta scorrere rapidamente i dati del bilancio del primo semestre 2000, contrassegnati da vistosi segni "più", mentre gli unici due "meno" interessano il rapporto sofferenze impieghi e i costi del personale, con una valenza, dunque, del tutto positiva.
Ma per meglio comprendere il significato di questo sviluppo bisogna procedere oltre i dati numerici e recuperare la "filosofia" sottesa all'espansione continua dell'antico istituto ferrarese.


È una strategia dell'attenzione e dell'ascolto ad accompagnare la crescita della Cassa di Risparmio di Ferrara: lungimiranza nel dotarsi dei servizi più innovativi e nell'ampliare il proprio raggio d'azione oltre la Provincia ferrarese, ma al tempo stesso, compenetrazione e costante riferimento al proprio territorio. Significativa in questo senso, come ha sottolineato in diverse occasioni il presidente Alfredo Santini, la simultanea apertura delle nuove filiali di Roma, nodo strategico dal quale si irradiano imprescindibili relazioni economiche e sociali, e di Formignana, piccolo comune del ferrarese.

Tra gli strumenti di finanza "rivoluzionari" va certo segnalato il progetto "Haus bank", ovvero la partecipazione diretta della Cassa di Risparmio di Ferrara Spa al capitale di aziende ferraresi (agricole, industriali, commerciali) che puntano a crescere, divenendo corresponsabile del loro progetto di sviluppo. Le imprese, incoraggiate e rafforzate dalla presenza di un nuovo partner finanziario nel proprio capitale, possono programmare la crescita con maggiore intraprendenza e serenità; la Cassa, d'altra parte, attraverso questo efficace strumento, rinnova il proprio ruolo sul territorio, confermandosi ancora una volta fattore decisivo per lo sviluppo della Provincia.

È importante, inoltre, ricordare alcuni più recenti servizi Carife, già operativi ed apprezzati dall'utenza: l'Ufficio Borsa e Derivati di via Cairoli (noto fra il pubblico degli utenti come "Borsino"), attivo dalle 8.30 alle 20.30 ad orario continuato (prossimamente sino alle 22.30) per assecondare le esigenze di coloro che sono interessati al mercato azionario italiano ed ai mercati internazionali. Le nuove figure dei "private-banker", capaci di elaborare un "CHECK-up finanziario" (servendosi di software all'avanguardia), sono ulteriore espressione di un modo diverso e propositivo di intendere la fornitura dei servizi bancari. È stato dato impulso all'attività di banca a distanza, aderendo ai circuiti elettronici Multitrade, in collaborazione con il Sole 24 Ore, Microsoft e Cedacrinord e Tlx.

Grazie al servizio Pronto Carife, ancora, è diventato possibile invece monitorare i propri rapporti bancari senza recarsi allo sportello della filiale, con un considerevole risparmio di tempo per gli utenti. Interessanti poi le convenzioni sottoscritte in questi ultimi mesi  con Simest per promuovere l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, oppure con Euler Siac per assicurare i crediti delle aziende ferraresi.

Ma l'ascolto della realtà locale è attestato anche dalla risposta efficace e puntuale alle richieste ed alle urgenze sociali, puntando a promuovere e a valorizzare, per scelta "vocazionale", il capitale umano ferrarese. In tale prospettiva assume particolare rilievo la forte accelerazione del turn-over, con circa 60 nuove assunzioni in conseguenza dello sviluppo recente dell'istituto.

Nel primo semestre del 2000 la Carife Spa ha sponsorizzato alcune delle più importanti iniziative ferraresi, confermando la sua partecipazione ai Grandi Eventi musicali - ospite d'onore anche quest'anno Claudio Abbado e la Mahler Jugendorchester, oppure al Buskers Festival, rassegna internazionale del musicista da strada che, nelle sere d'estate, trasforma le vie e le piazze cittadine in uno straordinario palcoscenico a cielo aperto, richiamando a Ferrara centinaia di migliaia di turisti.

 

Il presidente della Cassa di Risparmio di Ferrara, Alfredi Santini, con alcune delle personalità intervenute all'inaugurazione, a Roma.Centrale il contributo al mondo dello sport: in primo piano la Spal, sempre molto seguita dal pubblico ferrarese, e poi la boxe del campione Alessandro Duran, il basket, il podismo, la pallavolo...
Senza dimenticare, in campo educativo, l'impegno della Cassa di Risparmio di Ferrara per promuovere i Giochi della Gioventù, che coinvolgono migliaia di ragazzi di tutte le età, oppure il Progetto Cinema Scuola, rivolto agli studenti di ogni ordine e grado; o, ancora, i Corsi di Guida Sicura di Fabrizio Salatini, una valida risposta per contrastare con la prevenzione le stragi sulle strade, di cui Ferrara detiene un tragico primato.

Sempre vivo l'interesse per la cultura e l'arte, attestato, per citare solo alcuni episodi, dalla sponsorizzazione della mostra "I tesori nascosti delle chiese di Comacchio" e dal recente acquisto di due dipinti del Seicento, di piccole dimensioni ma di grande pregio, del ferrarese Ippolito Scarsella, detto "lo Scarsellino" e di Denijs Calvaert, artista italo-fiammingo noto come "Dioniso Fiammingo".

La Cassa, in questo Anno Santo, ha sostenuto sensibilmente le celebrazioni dell'Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, partecipando all'istituzione dell'Ufficio Informadiocesi, all'organizzazione del Giubileo della Famiglia e degli operatori del commercio. Ai pellegrini della "Giornata Mondiale della Gioventù" la Cassa di Risparmio di Ferrara ha donato cinquecento guide turistiche della città; ha contribuito poi alla realizzazione di tre videocassette dedicate alle chiese giubilari del nostro territorio. Ma sono solo alcune tracce di un impegno capillare a favore di gruppi e associazioni, che si irradia in direzioni molteplici, dal quale traspare come la crescita dell'istituto proceda armonicamente, ovvero senza mai distogliere l'attenzione dalla dimensione umana della città. Solo in questa cornice può essere letto e compreso a pieno il bilancio del primo semestre 2000, la cui caratteristica più eloquente è la qualità del dato.

Dati Patrimoniali
La raccolta diretta ha presentato un dato finale di 2.557 miliardi, con un incremento dell'11,4% rispetto ai dati del primo semestre 1999. La raccolta indiretta si è attestata a 6.390 miliardi, alla quale corrisponde, in relazione al 20 giugno '99, una crescita percentuale del 16,3%. La massa amministrata ha quindi raggiunto gli 8.947 miliardi: 1158 miliardi in più rispetto al 1999, con un incremento del 14,9%.
Sul fronte degli impieghi risulta particolarmente brillante l'andamento degli impieghi a lungo termine: la crescita è attestata intorno al 15% (14,8%), arrivando a toccare i 2.525 miliardi di lire (al 30 giugno 1999 ammontavano a 2200 miliardi).

Dati Economici
Prosegue la crescita della Cassa di Risparmio: il margine di intermediazione si attesta ad un +10,24%.  Tale incremento va interpretato come una generale migliore performance sia della gestione più strettamente legata al margine di interesse (+ 13,04% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio) sia della gestione dei servizi. L'analisi del conto economico, infatti,  mette in evidenza una rilevante incidenza della gestione dei servizi: in particolare l'aggregato delle commissioni nette registra un incremento del +12%. Tale dato, che scorpora il minore livello della voce "Profitti da operazioni finanziarie", deriva dal maggiore apporto delle commissioni sul risparmio gestito e va collegato al favorevole riscontro di nuovi prodotti ad elevato valore aggiunto (costante incremento delle Gestioni Patrimoniali in Fondi, allargamento delle linee di fondi comuni Oasi e Intesa).

Il margine di interesse concorre per il 57% al margine di intermediazione: un'incidenza che conferma la vocazione alla tradizionale funzione creditizia della Banca sia sul territorio tradizionale che sulle piazze di nuovo insediamento.
Il rapporto fra i costi del Personale ed il margine di intermediazione (indicatore di efficienza produttiva) migliora significativamente passando dal 37% del 1999 al 35,8% del 2000. Altro fattore importante è la ridotta incidenza degli utili straordinari (-73%), rendendo il risultato del 2000 molto più legato alla gestione ordinaria.

Nuovi traguardi

Gli interni della sede romana della Cassa.Una scenografia straordinaria, ospiti illustri e un'atmosfera raffinata hanno sottolineato il debutto romano della Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, che lo scorso 19 ottobre ha inaugurato ufficialmente la nuova sede in piazza Madonna di Loreto 24, all'angolo con Piazza Venezia. Dalla terrazza dell'Associazione Civita, nel cuore della città, lo sguardo poteva spaziare dal Vittoriano al Colosseo, dalla Colonna di Traiano ai Fori Imperiali, fino a perdersi oltre i colli romani accarezzati dalla luce del tramonto.
In questa superba cornice si sono riuniti, attorno al presidente Alfredo Santini, al direttore generale Gennaro Murolo e al responsabile della sede romana Angelo Pucci, personalità del mondo della politica, della cultura, dello spettacolo: dal senatore Giulio Andreotti al ministro per le Riforme Istituzionali Antonio Maccanico, dal ministro per gli Affari Regionali Agazio Loiero al presidente della Provincia di Roma Silvano Moffa, dall'assessore regionale Cesare Cursi all'onorevole Gianni Letta (il 'braccio destro' di Berlusconi).

C'erano poi il presidente di Confagricoltura Augusto Bocchini, gli onorevoli Giuseppe Albertini e Clemente Mastella, il presidente Ipost Giovanni Ialongo, il presidente della Banca Popolare di Roma Ercole Pellicanò, il direttore Uic Carlo Santini. E ancora: l'onorevole Vittorio Sgarbi, Sua Eminenza il cardinale Pio Laghi, il reggente della prefettura pontificia Paolo De Nicolò e numerosi monsignori della Curia; senza dimenticare i "nostri" Nino Cristofori, i sottosegretari di Stato Dario Franceschini e Silvia Barbieri. Erano presenti inoltre i dirigenti della Banca d'Italia ed alcuni importanti operatori economici, Paola e Giuseppe Bassani, figli del celebre scrittore, Carla Boni, Enrico Beruschi ed altri "vip" residenti a Roma. E, ancora, i generali Cesare Pucci, Francesco Giglio e Mario Mori e alcuni esponenti della nobiltà romana, tra i quali il marchese Maurizio Taffini e i principi Windish Graetz e Francesco Pacelli.

Invitati d'eccezione che hanno trasformato l'inaugurazione in un elegante ricevimento, un incontro cordiale ed emozionato tra autorità romane e ferraresi. Purtroppo non hanno potuto partecipare il sindaco Gaetano Sateriale, il presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua, il prefetto Luciano Mauriello, il questore Umberto Fanali, che hanno dovuto trattenersi in città a causa dell'allarme Po.

Ma una "delegazione ferrarese" con oltre cento invitati ha comunque raggiunto la capitale: tra loro c'erano amministratori della Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, rappresentanti della Fondazione Carife e delle associazioni degli azionisti, rappresentanti dei sindacati, il consigliere regionale Giorgio Dragotto,  il presidente della Camera di Commercio Carlo Alberto Roncarati, il presidente della Cassa di Risparmio di Cento Alberto Pivetti.

L'inaugurazione ha offerto loro l'opportunità di un breve ma piacevole soggiorno romano. Ad aprire solennemente la due giorni Carife è intervenuto l'arcivescovo di Ferrara, monsignor Carlo Caffarra, che ha accompagnato la sua benedizione alla nuova sede con parole profonde e sentite, ricordando ai presenti di "mettere sempre la dignità dell'uomo al primo posto nel lavoro". Gli invitati sono saliti poi al quinto piano del palazzo che accoglie la filiale Carife, un edificio nobilitato dalla storia per aver ospitato il genio artistico di Michelangelo: qui il presidente Alfredo Santini ha salutato i presenti ringraziandoli per la cortese partecipazione e ricordando i legami storici, culturali ed economici, tra Roma e Ferrara,  poi ha ceduto il microfono ad Everardo Dalla Noce, che si è confermato "uomo delle interviste" non risparmiando domande e battute agli ospiti d'onore.

Riflettori puntati, qualche minuto più tardi, su Arnoldo Foà  che ha proposto una piccola antologia di versi e brani letterari dedicati a Ferrara. Cena a buffet con specialità ferraresi sulla terrazza, poi una suggestiva visita guidata attraverso i mercati traianei, poco distanti dalla filiale. Il giorno successivo gli ospiti ferraresi si sono riuniti IN mattinata a Castel Gandolfo, per trasferirsi poi nella basilica di San Pietro, unendosi alle centinaia di pellegrini  arrivati IN giornata da Ferrara e da Assisi.
Presso l'altare della Cattedra monsignor Carlo Caffarra ha concelebrato, insieme a numerosi sacerdoti, il Giubileo diocesano dei ferraresi: una cerimonia raccolta e partecipata, al termine della quale i pellegrini si sono incolonnati pazientemente per oltrepassare la Porta Santa.

La prestigiosa inaugurazione della nuova sede della Cassa di Risparmio di Ferrara, unita alla partecipazione al Giubileo dei ferraresi in San Pietro e alla bellezza mai scontata di Roma, hanno reso indimenticabile l'incontro tra la capitale e la nostra città.
Ma un nuovo "taglio di nastro" è atteso alla Carife entro la fine dell'anno con l'apertura della filiale di Mantova, mentre i primi mesi del 2001 riserveranno l'inaugurazione di quella di Modena. Con quest'ultima apertura le filiali della Cassa di Risparmio di Ferrara saranno 86. Riconfermando, unitamente ai suoi 820 dipendenti e ad un prodotto di 10 mila miliardi, il primato di Carife, azienda leader del ferrarese.

"Questi dati ci rendono abbastanza soddisfatti" ha osservato il direttore generale Gennaro Murolo durante la presentazione del bilancio, affiancato dai vice direttori Paolo Sani e Paolo Bonora.
Aggiungendo, senza presunzione, "dico abbastanza perché non serve fermarsi a compiacersi dei risultati, è importante piuttosto individuare nuovi traguardi: si può fare di più e meglio. Questo è soltanto il punto di partenza".

Il primo semestre 2000 della Cassa di Risparmio di Ferrara in sintesi

 

Valore assoluto Variazione % su giugno 99
1. Risultato di gestione 38 miliardi +28%
2. Massa amministrata 8.947 miliardi +15%
3. Impieghi alla clientela 2.525 miliardi +15%
4. Rapporto sofferenze impieghi 1,53% -14%
5. ROA (utile ante imposte/totale attivo) 1,11% +12%
6. Raccolta per dipendente oltre 11 miliardi +11%

 

 



Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Ferrara Spa ha esaminato i dati al 30 giugno 2000.