Editoriale - 'Ferrara - voci di una città'

Scritto da  Alfredo Santini

Leggere, ascoltare, riflettere sulle Voci di una città è significativo per chi, tra i lettori, vuole indagare il passato e il presente di Ferrara. Tra i momenti salienti della storia ferrarese si è privilegiato sinora il momento più glorioso, vale a dire la civiltà estense.

Ma Ferrara non si è arrestata a quel periodo storico e, seppure con modi e mezzi differenti, ha saputo mantenere quella presenza culturale che si può constatare nell'articolo sulla scultura ferrarese tra Sei e Settecento o nell'importante contributo sul recupero delle collezioni del cardinal Riminaldi ora esposte a Palazzo Bonacossi.

Una storia densa di significati futuri è quella sul Consorzio di Bonifica, che mette il segno su quel fenomeno dei recuperi di una civiltà agraria immortalata dal gran libro di Bacchelli, quale quelli che Silvia Poletti esprime per raccontare il recupero del mulino che servì da scenografia a Il mulino del Po, o la storia dei fuochi con cui si apprestava l'affumicatura dei pesci a Comacchio.

Ma è la storia contemporanea che tiene banco in questo numero: un'antologia di poetesse che hanno parlato di Ferrara in lingua e in dialetto; un bellissimo saggio sulle esposizioni ferraresi 1933 e 2003; un affascinante percorso sulla grande impresa editoriale di Ferruccio De Lupis.

Il Rinascimento contemporaneo di Ferrara si conclude in questo numero davvero diverso dagli altri con un dovuto omaggio all'editore Gabriele Corbo, coscienza editoriale di Ferrara, e un'analisi delle ultime produzioni di scrittori ferraresi che non rinunciano alla grande tradizione letteraria della città.

L'assemblea dei soci sul piano indicativo, e l'organo di indirizzo sul piano formale, hanno giustamente e unanimemente riconfermato il Presidente ed il Vice Presidente, in virtù degli eccezionali risultati ottenuti dalla Fondazione, con un affinamento anche degli strumenti operativi.

Infine la politica della Cassa di Risparmio. Un numero tutto da leggere e da meditare.