Tutto cominciò il 22 dicembre 1605, nel Castello Estense. Davanti al notaio Bonifacio Felloni si nomina la prima Deputazione del Polesine di San Giorgio in rappresentanza degli agricoltori della zona: "Ad istanza degli interessati del Polesine di San Giorgio gli Ill.mi Signori Giudice e Maestrato De' Savi hanno con partecipazione di Mons. Ill.mo Vice Legatofatto intimare per pubblica grida fatta il 15 del presente mese tutti gli interessati sopra detti acciochè si ritrovassero questo dì in Castello alla presenza egli Ill.mi Signori a questo effetto che, occorrendo molte volte trattare con gli interessati medesimi di interessi articolari tra di loro, siano eletti alcuni Gentiluomini Deputati con i quali si possa trattare come se per appunto vi fosse tutto il corpo degli interessati..."
Lo stesso documento notarile definiva il compito dei dodici eletti: "Ed essendo poi posto in consulta quale doveva essere l'autorità dei Signori Deputati da eleggersi, dopo vari e molti discorsi, detto Ill.mo Monsignor Vice Legato decretò che i Signori Deputati che saranno eletti dovessero avere l'autorità di comparire, fare istanza, opponere in qualsivoglia occasione a qualsivoglia Tribunale o Giudice, per gli interessati del detto Polesine, come se fosse presente tutto il corpo degli interessati".Nasceva così lo strumento organizzativo per la difesa idraulica del Comprensorio, contro la grave situazione di disordine delle acque che caratterizzava quel periodo. Da quel momento il Consorzio di Bonifica, attraverso le mutevoli vicende storiche ed economiche, è stato chiamato a un costante processo di rinnovamento e adeguamento alle esigenze del territorio e ai bisogni della società.
La bonifica ha infatti avuto nel tempo diverse accezioni: difesa e regimazione dei corsi d'acqua, miglioramento fondiario e colturale, risanamento igienico delle aree rurali. Un lungo processo evolutivo, che si è dipanato nelle diverse epoche e ha trovato solo dopo il 1900 quella dimensione più strettamente collegata agli aspetti di sistemazione e infrastrutturazione a fini produttivi dei diversi ambiti territoriali.
Tale concetto ha raggiunto la sua più organica sintesi nella legge Serpieri del 1933, sulla bonifica integrale. In essa sono stati definiti principi che possono ancora oggi considerarsi intuizioni per le più attuali esigenze nella gestione del territorio.
Innanzitutto, il concetto della pianificazione, che attraverso il Piano generale di bonifica anticipa l'azione dei programmi integrati territoriali. L'individuazione degli ambiti - i cosiddetti comprensori - ha trovato coerenza nelle successive azioni di concentrazione territoriale: gli attuali bacini idrogeologici.
Il Consorzio è una istituzione basata sull'autogoverno degli utenti, proprietari di immobili che ricadono dell'ambito del territorio di competenza: un'organizzazione quindi che realizza il coordinamento sulla base della rappresentanza locale, pubblica e privata. Si tratta, infatti, di un Ente di diritto pubblico, nel quale si fonde il concetto della partecipazione privata - finanziaria e gestionale - per l'attività di esercizio e manutenzione, con quella pubblica, che finanzia la manutenzione straordinaria e le nuove opere.
Assolta l'opera di risanamento, gli obiettivi che il Consorzio di Bonifica è chiamato oggi a conseguire sono la sicurezza fisica del territorio dai rischi idrogeologici, per la stabilità degli insediamenti produttivi e nfrastrutturali; l'omogenea distribuzione delle risorse idriche disponibili e, attraverso la regimazione della estesa maglia dei corpi idrici superficiali, la salvaguardia ambientale.
Problematiche che hanno richiesto sempre più la concertazione dei Consorzi con le istituzioni locali, sino alla recente collaborazione con il Servizio di Protezione civile regionale.
Il Consorzio 2° Circondario Polesine di San Giorgio, da quel 22 dicembre 1605, pur attraversando epoche e ordinamenti giuridici diversi, ha mantenuto inalterato il proprio parametro di riferimento: il territorio. Attraverso bonifiche e successivi accorpamenti, è giunto all'attuale comprensorio, esteso per centoventimila ettari, compresi fra il Po di Volano a nord, il mare Adriatico ad est, il fiume Reno a sud e il Po di Primaro a ovest.
Contrariamente alla parte settentrionale della provincia, le cui terre formano un'unica grande depressione, il territorio del Polesine di San Giorgio per la sua conformazione in bacini congiunti, non si prestò a una bonifica fino all'avvento del sollevamento meccanico delle acque.
La gestione idraulica avvenne, quindi, dapprima con il convogliamento delle acque defluenti dai terreni più elevati nell'alveo delle grandi Fosse idrauliche che percorrevano il comprensorio (Fossa di Porto, dei Masi, di Voghenza), fino al recapito finale costituito dalle Valli di Comacchio.
Il sollevamento meccanico delle acque dei terreni più depressi fu possibile a partire dal 1872, anno di costruzione del nostro più antico impianto: l'idrovoro di Marozzo a Lagosanto, al servizio della bonifica Gallare. Sino al 1930, altri impianti sono entrati in esercizio per il prosciugamento dei bacini vallivi contermini.
Con gli ultimi imponenti interventi di bonifica delle valli del Mezzano e di Pega, effettuate dall'Ente per la Colonizzazione del Delta Padano, ventimila ettari di nuove terre coltivabili, sono passati nel 1989 in gestione al Consorzio 2° Circondario.
La ricorrenza del Quadricentenario dalla fondazione vorremmo fosse momento di incontro, riflessione e divulgazione per tutta la collettività che vive su queste terre, vi abita e lavora: per non dimenticare come il nostro territorio sia nato dalla volontà e perseveranza dell'uomo, frutto di una lunga e costante azione di protezione e tutela.
Il Consorzio di Bonifica 2° Circondario vuole celebrare il Quadricentenario dalla fondazione con una serie di manifestazioni che si realizzeranno nel corso di tutto il 2005, nella città di Ferrara e, al di fuori di essa, nel comprensorio di competenza.
In numerose scuole elementari e medie della provincia si parlerà alle giovani generazioni di bonifica, di evoluzione del territorio, di tutela delle risorse naturali: una sfida stimolante e un dovere istituzionale. Con visite agli impianti idrovori e incontri nelle classi vengono illustrate e riprodotte le altimetrie dei suoli e le funzionalità idrauliche; attraverso modellini e giochi interattivi si comunicherà agli alunni la necessità della tutela di quel bene collettivo che è l'acqua.
La conoscenza passa anche attraverso la capacità di percepire il paesaggio: questo aspetto è stato affidato al linguaggio della fotografia. Con l'allestimento della mostra "Il profilo delle nuvole" di Luigi Ghirri e con la promozione del concorso nazionale "Il paesaggio della pianura", si è inteso proporre un diverso strumento di lettura del nostro territorio.
La mostra di Luigi Ghirri, per la prima volta a Ferrara, sarà un'occasione per ripercorrere il viaggio del fotografo attraverso la pianura padana: scatti unici che nel tragitto "verso la foce", si sono soffermati anche sulla vastità delle bonifiche ferraresi: terre piatte e disarmanti, dove la presenza umana riesce a trasparire anche da semplici affossature scavate nelle campagne assolate. Grazie alla gentile concessione del Gruppo Riello, proprietario delle 109 fotografie esposte, la mostra consentirà la raccolta di fondi che verranno devoluti in beneficenza.
Il 24 aprile 2005, in collaborazione con il Comune di Ostellato, i gruppi sportivi Corri Ferrara e Comacchio, grande festa di pubblico per la giornata del Mezzano intitolata: "Le Vallette cross running". Gara podistica, mini gara per bambini, pedalata sulle piste ciclabili, passeggiata a cavallo.
Un primo cd-rom racconterà passato e presente della storia del Consorzio 2° Circondario e un secondo cd raccoglierà tutti gli avvenimenti delle iniziative intraprese nel corso di questo anno celebrativo: 1 anno per 400 anni di attività. Nel sito internet www.400annibonifica2.fe.it è riportato il calendario di tutte le iniziative organizzate per celebrare il Quadricentenario.