La presenza della Fondazione nel territorio si caratterizza per la costante attenzione a sanità, tutela delle categorie deboli e lotta alla povertà
Alla fine del mese di maggio è stato approvato il bilancio consuntivo 2008 della Fondazione e da esso vogliamo partire per offrirvi una rapida carrellata su quanto nell’ultimo anno il nostro Ente ha sostenuto, non mancando di sottolineare alla vostra attenzione quelle che sono state le scelte dominanti operate alla luce del particolare contesto economico in cui ci ritroviamo ad operare e di tutte le sue relative implicazioni sociali. Pur non nascondendo una certa soddisfazione per il trend ancora in crescita delle cifre inerenti il 2008, non ci possiamo esimere dal valutare gli sconvolgimenti finanziari che hanno coinvolto anche il nostro Paese e gli effetti reali che ne sono conseguiti, la cui stabilizzazione lascia prospettare ancora un lungo periodo di assestamento. A questa difficile congiuntura si è andato aggiungendo, per l’intero sistema-paese, il grave evento distruttivo del terremoto in Abruzzo, imponendo un ulteriore aggravio nazionale di non facile risoluzione. L’imperativo morale a cui abbiamo cercato di tendere, ed al quale vogliamo continuare a rivolgerci nell’immediato futuro, è aumentare la valenza sociale della nostra attività, perciò abbiamo inteso destinare maggiori risorse a tale ambito. Un progetto di altissimo valore sociale che merita un’attenzione del tutto particolare è la Convenzione Anticipazione Sociale, varata dalla Fondazione insieme a Provincia di Ferrara e Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a., quando ancora non era neppure immaginabile la grave congiuntura economica attuale, che pone oggi in particolare evidenza l’utilità di questa iniziativa. Si tratta di una forma di collaborazione tra i tre Enti riservata ai lavoratori di imprese con sede nella provincia di Ferrara, soggette a procedure concorsuali e perciò non in grado di sopportare i costi della manodopera non utilizzata. I lavoratori si trovano in una condizione particolarmente critica poiché, in attesa dell’emanazione del decreto ministeriale di concessione dell’integrazione salariale, qualificato come Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, restano sovente privi di sostegno economico, in quanto le aziende dalle quali dipendono non sono in grado di corrispondere gli emolumenti aggiuntivi. E’ stata, pertanto, studiata una strategia congiunta in forza della quale, attraverso un’operazione bancaria, nelle more della procedura di erogazione da parte dell’Inps, viene anticipato ai dipendenti il trattamento di integrazione salariale, onde consentire loro di non essere eccessivamente penalizzati (somma impegnata nell’esercizio 2008: 50.000,00 euro). Un altro settore di rilievo per la collettività è la Ricerca scientifica. La Fondazione continua a finanziare borse di studio e assegni di ricerca nelle più svariate discipline oltre ad importanti studi nel campo dell’urologia pediatrica o per approcci terapeutici innovativi verso il diabete mellito, l’emofilia, le leucemie acute. Citeremo uno su tutti quello sullo studio del RNA, recentemente assurto agli onori delle cronache nazionali ed internazionali. Lo studio finanziato da Telethon e successivamente dal nostro Ente propone un nuovo approccio terapeuticoper una rara malattia ereditaria del sangue. I ricercatori Mirko Pinotti e Francesco Bernardi dell’Università di Ferrara, somministrando agli emofiliaci un piccolo segmento di Rna (acido ribonucleico, sostanza simile al Dna che svolge svariate funzioni all’interno delle cellule) sono riusciti a “ingannare” il processo cellulare che genera le emorragie e a farlo funzionare correttamente. Questo studio potrebbe aprire la strada alla terapia “a base di Rna” per tutta una serie di malattie genetiche rare che hanno in comune difetti simili, emofilia e varie forme di distrofia muscolare in primis. Nel complesso, le risorse deliberate per interventi nel settore ricerca scientifica ammontano a 1.152.512 euro. Nell’ambito della Salute pubblica, prevenzione e riabilitazione, abbiamo stanziato complessivamente € 837.453, a favore di svariate iniziative. Tra queste, la sezione di Fisiologia Umana del Dipartimento di Scienze Biomediche e Terapie Avanzate dell’Università di Ferrara, assieme al Dipartimento di Riabilitazione e LPA dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara, hanno sviluppato congiuntamente un progetto di ricerca sui “neuroni specchio” per impostare un trattamento riabilitativo indicato specialmente nei pazienti colpiti da ictus cerebrale. Il progetto si propone di sperimentare e ottimizzare nuove procedure neuro-riabilitative, cercando di attivare le funzioni motorie residue. Una politica parallela agli investimenti nel capitale umano, di cui alle numerose borse di studio, riguarda lo sviluppo dell’utilizzo di apparecchiature di diagnosi e cura sempre aggiornate e, quando possibile, all’avanguardia. Un aspetto in espansione riguarda la prevenzione. Particolare attenzione è stata dedicata in questo senso alle patologie tipiche femminili. Un’iniziativa di particolare interesse riguarda il Centro di Servizi e Ricerca per lo studio della Menopausa, che con il finanziamento della Fondazione si propone di realizzare e validare unsistema diagnostico integrato per la prevenzione e la tutela della salute e del benessere psico-fisico della donna in menopausa, con particolare riferimento ai rischi di osteoporosi, trombosi e fenomeni degenerativi a livello cerebrale. Il Dipartimento di scienze chirurgiche, anestesiologiche e riabilitative ha invece intrapreso con il nostro sostegno un progetto triennale di ricerca teso alla diagnosi precoce del tumore al seno. Un riguardo particolare merita il settore del Volontariato, filantropia e beneficenza, cui abbiamo destinato € 814.947. A livello nazionale è stato instaurato un metodo di interazione tra il mondo delle Fondazioni bancarie e le organizzazioni di volontariato, che ha superato il primo triennio ed oggi si presenta aggiornato, con rinnovate ambizioni di essere esempio di comportamenti virtuosi. A livello locale si è operato per mutuare gli esempi positivi di collaborazione, mantenendo un’ampia rete di ascolto delle istanze rivenienti da un mondo che appare assai diversificato. In momenti difficili come quelli attuali, in cui le persone bisognose purtroppo aumentano e le strutture di assistenza e accoglienza lavorano a pieno ritmo, si è ritenuto importante dare un segnale concreto di aiuto verso la fascia di popolazione cosiddetta “debole” incrementando il sostegno a tutte quelle associazioni e strutture che si adoperano fattivamente in questo ambito sul nostra territorio. È questo il caso della Caritas diocesana di Ferrara, di Viale K, all’A.D.O. Assistenza domiciliare oncologica, dell’Associazione Accoglienza di Salvatonica, e di numerose parrocchie. L’intento è stato in definitiva di preservare e non disperdere la ricchezza di stimoli e di opere che sono la naturale espressione del Volontariato. Per quanto riguarda più direttamente il nostro ente e la Cassa di Risparmio di Ferrara Spa, proprio a fine 2008 abbiamo ribadito la linea di attenzione e sostegno sempre perseguita. Secondo un programma già delineato a fine del 2007, la banca ha varato un aumento di capitale riservato agli azionisti, che la Fondazione ha provveduto a sottoscrivere esercitando per intero il diritto di opzione spettante. Ciò ha significato un esborso di quasi quarantotto milioni di euro, che si è aggiunto agli altri apporti effettuati in passato. Va infatti ricordato che, ad esclusione del primo aumento di capitale della neonata società per azioni, effettuato nel 1992 appositamente per aprire la compagine sociale agli azionisti privati, i successivi incrementi hanno sempre trovato l’adesione concreta dell’azionista di controllo. Nel pieno rispetto dell’autonomia gestionale della banca, cioè senza voler agire come holding od interpretare in alcun modo un ruolo attivo nell’amministrazione, la Fondazione ha sempre ritenuto che la controllata dovesse essere tutelata come un bene primario per il territorio, una concreta opportunità di sviluppo da assicurare e mantenere alla città di Ferrara ed alla sua provincia. Riteniamo che ciò sia tanto più valido ed auspicabile oggigiorno, quando le famiglie e le aziende sono alla ricerca di ogni sostegno ed opportunità per uscire dalle sabbie mobili della crisi. Una Banca solida, attenta e vicina, così come una Fondazione determinata nel perseguire scopi di promozione sociale ed economica: sono queste le carte che poniamo sul piatto di questa importante partita.