La Fondazione come innovatore sociale

Written by  Fondazione

Seguire e assecondare le iniziative per stimolare la crescita economica, sociale e culturale del territorio ferrarese

Una veduta del Cimitero ebraico oggetto di un recente restauro paesaggistico sostenuto dalla Fondazione.Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio si sono tenute prima l'Assemblea degli Azionisti della Cassa di Risparmio della Carife S.p.a. e quindi l'Assemblea dei Soci e dell'Organo d'Indirizzo della Fondazione Carife. In occasione di questi due importanti eventi si è dato spazio alla riflessione sulla Fondazione e sul suo ruolo inteso non come mero ente erogatore. Tale ruolo recentemente è stato ampiamente analizzato da illustri studiosi che hanno previsto per le Fondazioni la concreta possibilità di rivestire il ruolo di innovatore sociale. Per la nostra Fondazione ha assunto un particolare rilievo un passaggio della relazione tenuta dal Presidente e dal Direttore della Cassa di Risparmio di Ferrara durante la loro Assemblea, in cui hanno evidenziato il riferimento che gli stessi hanno nei confronti della Fondazione.

Il Presidente della Fondazione, Sergio Lenzi, alla presentazione di una delle due apparecchiature (in basso a sinistra) donate al Laboratorio di Immunogenetica dell'Università di FerraraIn particolare il Dott. Santini si è espresso in questi termini: "Penso alla Fondazione come a quell'amico sincero che ti sta accanto e che, senza parlare, solo con uno sguardo, è capace di darti buoni consigli o di rassicurarti nelle scelte difficili della vita, pronto a rallegrarsi sinceramente dei tuoi successi. La Fondazione" prosegue poi il Dott. Santini "ha dimostrato la capacità di creare nuova ricchezza per la città attraverso la prudente gestione di quanto la banca è stata capace di produrre. Segno tangibile che si può fare molto bene Impresa, con senso di responsabilità, anche senza dannosi egoismi." Queste parole hanno particolarmente colpito il Presidente Lenzi, il quale ha poi voluto sottolineare che se il Presidente e il Direttore della Carife percepiscono la Fondazione con questi sentimenti, con questo atteggiamento, è perché nella Fondazione vi sono due momenti importanti che si sviluppano nel corso dell'anno che ha definito gli "incubatori" del pensiero della Fondazione. I momenti sono l'Assemblea dei Soci e la riunione dell'Organo di Indirizzo, perché in queste sedi si forma il pensiero della Fondazione, che successivamente il Consiglio cerca di tradurre in azioni quotidiane.
Questo è il senso che si vuole trasmettere circa l'attività della Fondazione. L'esercizio 2007 ha rappresentato la fase conclusiva del primo periodo di applicazione dei nuovi principi di programmazione e scelta triennale dei settori rilevanti.
Per il triennio 2005-2007, i settori rilevanti prescelti sono stati in origine tre e più precisamente: a) Arte, attività e beni culturali; b) Ricerca scientifica e tecnologica; c) Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa. Nell'ultimo anno, a seguito della approvazione dell'accordo nazionale con le Associazioni di Volontariato e la costituzione della Fondazione per il Sud, si è stabilito di aggiungere un quarto settore rilevante e cioè il "Volontariato, filantropia e beneficenza". Ancora una volta si è inteso rafforzare il confronto con tutte le realtà che agiscono sul territorio, in un disegno di sempre più ampia condivisione delle situazioni, delle valenze positive, delle criticità e delle prospettive di crescita comune.
Le situazioni concrete, cui applicare questi principi, sono state molteplici. Si sono anche poste le basi per strumenti di operatività comune, come nel caso della costituzione del "Parco scientifico per le tecnologie agroindustriali", il cui scopo è quello di favorire ed incentivare studi e ricerche nel settore dell'agroalimentare e dell'agroindustria. Recentemente, in maniera innovativa diverse Fondazioni bancarie si sono unite su un tema condiviso quale quello del Volontariato. E' stata così costituita la Fondazione per il Sud, finalizzata ad affrontare congiuntamente l'impresa del rafforzamento e potenziamento delle infrastrutture sociali nelle regioni dell'Italia meridionale.
La collaborazione tra Fondazioni può anche esprimersi in parallelo alla collaborazione tra territori ed anche stimolarla. Nei primi mesi del 2008 si è così concretizzato un progetto nel campo della ricerca promosso dalla Fondazione Cariplo, finalizzato all'attivazione di una rete di collaborazione tra Fondazioni bancarie (per ora una decina) sui temi della ricerca agroalimentare, al rafforzamento della collaborazione tra le università ed i centri di ricerca operanti nelle aree di intervento delle Fondazioni,nonché alla valorizzazione delle capacità degli ambiti produttivi locali mediante la crescita dell'innovazione, della ricerca scientifica e del capitale umano di eccellenza.
Abbiamo deciso di concorrere con un finanziamento di durata triennale a tale importante iniziativa che ha reperito nel complesso risorse per oltre 23.
Cerchia di Dosso Dossi, Ascensione di Cristo. Leonardo Brescia, Assunzione della Vergine. Domenico Panetti, Madonna in trono col Bambino ed i Santi Antonio Abate, Giobbe, Giuliano e Pietro martire, originariamente commissionato per la chiesa di San GiobbeAltro aspetto di punta della nostra attività riguarda la definizione e promozione diretta di progetti propri della Fondazione.
Un impegno costante per la Fondazione Carife è la conservazione e l'accrescimento della propria quadreria, depositata dal 1985 presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara per un'allora pionieristica convenzione voluta dalla Cassa di Risparmio di Ferrara. Tra le acquisizioni recenti, oltre al San Giovanni Battista ed alla Deposizione di Cristo e Santi, di cui abbiamo già parlato nell'ultimo numero della rivista, citiamo l'Allegoria con Bacco di Sebastiano Filippi, detto il Bastianino. Quest'opera, se si escludono gli affreschi eseguiti per il Castello Estense, costituisce l'unica attestazione pervenutaci della produzione profana dell'artista. Nell'ottica di valorizzazione della collezione di ceramica graffita di proprietà della Fondazione, approfittando dell'occasione offerta dalle importanti iniziative programmatiche nell'ambito del progetto "Ferrara Città delRinascimento", abbiamo concordato con i Civici Musei di Arte Antica la realizzazione nelle sale di Palazzo Schifanoia di una piccola ma significativa esposizione permanente. Sono state selezionate alcune ceramiche della nostra collezione, e altre di proprietà del Comune, per attirare l'attenzione della città e dei turisti su questa particolare produzione. Nel contempo abbiamo finanziato l'istituzione di un insegnamento di "Storia della ceramica" presso l'Università di Ferrara e di un corso presso l'Istituto d'Arte "Dosso Dossi teso alla riscoperta della tecniche di realizzazione delle ceramiche graffite. In tema di restauri, va ricordata l'antica chiesetta di San Giuliano. Attualmente si sono appena chiuse le ricerche storiche sulla chiesa e i rilievi sull'edificio, che costituiscono operazioni preliminari e funzionali alla progettazione degli interventi necessari alla riapertura al culto. In ambito editoriale la Fondazione ha promosso la pubblicazione di un volume fotografico sul restauro del Tempio di San Cristoforo alla Certosa, presentato in occasione della inaugurazione della Chiesa avvenuta nello scorso mese di settembre.
La presentazione al pubblico dell'Allegria con Bacco tenutasi presso il Salone d'Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara.Il 2007 ha visto anche la realizzazione dell'attesa pubblicazione del Maestro Franceschini "Presenza ebraica a Ferrara", per la quale si rimanda, in questo stesso numero della rivista, all'articolo del Prof. Ortalli. Con riferimento alla promozione del territorio, abbiamo sostenuto la produzione del volume Sfilata d'amore e moda con cui si è inteso celebrare l'esperienza decennale dell'omonima manifestazione, valorizzando nel contempo la città di Comacchio, che ogni anno presta alla manifestazione l'eccezionale cornice dei Trepponti.
Un significativo appuntamento con la letteratura si è invece tenuto per due sere nel Duomo cittadino per l'iniziativa di lettura di brani della Divina Commedia "Dante in Duomo", che ha riscosso, come peraltro nella prima edizione, un grande successo di pubblico e di apprezzamento da parte della cittadinanza. Protagonisti d'eccellenza delle due fortunate letture sono stati Giorgio Albertazzi e Alberto Rossatti. Come ormai da consolidata tradizione, la Fondazione ha partecipato anche nel 2007 all'annuale appuntamentorappresentato dal Salone Internazionale dell'Arte del Rest auro e della Conservazione dei Beni Culturali.
Anche la quattordicesima edizione ha confermato il Salone come il più importante momento di confronto italiano in questo ambito, sia dal punto di vista culturale che da quello economico. E' quindi di tutta evidenza quanto sia importante per la nostra Città ospitare tale evento, soprattutto in relazione alle prospettive di sviluppo che esso può aprire al nostro territorio.
Nel settore sociale continua il nostro impegno diretto a sostegno della Scuola Materna "Pio XII" del Barco, per la quale anche quest'anno è stata confermata la convenzione con l'Istituzione Teresiana che gestisce l'Istituto. Già da alcuni anni viene dato corso ad un'interessante iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole superiori, nota come "I Campionati di Giornalismo". Si tratta di un concorso che si svolge per diverse settimane sulle pagine ferraresi e rodigine de "Il Resto del Carlino" e trasforma i nostri ragazzi in cronisti attenti a tutto ciò che succede nelle nostre realtà locali. Gli studenti hanno ampiamente dimostrato di partecipare con vivo interesse a questa iniziativa, attraverso la quale sono in grado di maturare un maggior livello di coscienza civica e di sensibilizzazione alle problematiche sociali del nostro tempo. Come appare evidente dall'esposizione delle iniziative realizzate direttamente dalla Fondazione, si è confermato intenso l'impegno nel settore artistico culturale, al quale sono stati deliberati nel complesso stanziamenti per tre milioni di euro. Particolare attenzione abbiamo dedicato ai numerosi restauri ed altre iniziative tese a valorizzare singoli beni od interi comparti urbanistici, nell'ottica di continuità nella fruizione e di progressiva autonoma sostenibilità della gestione. L'obiettivo è di dare, con il restauro e la restituzione, un senso ed una funzione odierna alle testimonianze del passato.
Si tende perciò a soddisfare l'esigenza intellettuale di salvaguardia e tutela, contemporaneamente a quella del pubblico godimento ed utilizzo del bene culturale, con un effetto di crescita complessiva della qualità della vitanel territorio, oltre che di ampliamento dell'offerta al turismo culturale. L'attenzione alle grandi esposizioni si inserisce in questo contesto, mentre altri grandi eventi contribuiscono a mantenere alto il punto di riferimento cui far tendere tutte le realtà culturali ed artistiche del nostro territorio.  Risulta sempre più elevata la vivacità delle iniziative ed associazioni culturali nel territorio ferrarese. Essa va seguita ed assecondata per consentire un sempre più ampio confronto con le altre realtà e le diverse culture. Saper interagire nei confronti di stimoli esterni, talvolta anche in contraddizione alle nostre convinzioni e con-suetudini, è sempre più importante al giorno d'oggi per saper proporre con convinzione i punti forti della nostra cultura e tradizioni, mantenendo però mente aperta e reattiva verso tutto ciò che ci circonda.
La posizione di spicco della nostra Università in ambito nazionale ed internazionale costituisce per noi un forte stimolo a sostenere in maniera continuativa la Ricerca scientifica in tutte le sue componenti essenziali, sia che abbia una ricaduta in termini di Salute Pubblica, sia che dia adito ad una concretizzazione economica ed occupazionale come accade per i vari Spin-off. Guardiamo inoltre con grande attenzione a tutta quell'attività universitaria volta ad una stretta interazione con la città di Ferrara, con tutte le sue rappresentanze istituzionali ed economiche. Paradigmatico in questo senso risulta il progetto di valorizzazione delle Delizie Estensi promosso dall'Istituzione Castello e che ha visto la partecipazione anche del Dipartimento di Economia creando un vero "sistema" teso a condurre una analisi e comparazione delle ville venete, dei castelli di Ludwig in Baviera e dei castelli della valle della Loira al fine di predisporre un piano di valorizzazione dei siti culturali e del paesaggio della nostra Provincia che tenga conto delle importanti esperienze già maturate nel campo sia in Italia che all'estero. Altri strumenti fondamentali risultano le aggregazioni tematiche e cioè i grandi poli costituiti anche fisicamente in luoghi diversi della città che sosteniamo con il continuo finanziamento teso all'acquisto di strumentazionetecnica aggiornata: il polo scientifico tecnologico, quello biomedicale e quello da ultimo insediato, delle tecnologie agroindustriali.
Questi luoghi del sapere divengono strumenti di crescita del territorio e la qualità della ricerca che si svolge in quelle sedi può essere oggetto di un trasferimento sempre più ampio e diretto nei confronti delle persone e delle imprese. Nel complesso questo settore ha ricevuto stanziamenti per oltre 1.300.000 euro. Un particolare impegno ha riguardato il finanziamento per 21 borse di studio ed assegni di ricerca, che costituiscono la base per impostare la qualità delle risorse umane nel futuro della nostra università.
Al settore della salute pubblica, prevenzione e riabilitazione sono stati desinati 722.000 euro. Ferrara può contare in questo campo su numerose realtà di eccellenza, a partire dal dipartimento di riabilitazione, che trova riscontri e riconoscimenti positivi a livello internazionale. Non va diminuita l'attenzione a ciò che già è un punto di riferimento anche fuori dai nostri confini, poiché ogni giorno le conoscenze e le tecnologie si ampliano ed in questo campo chi rallenta viene presto superato da altre realtà.
In sintesi gli obiettivi cui si è informata la nostra azione possono essere così esposti: attenzione alle patologie più diffuse nelle nostre zone, anche mediante specifiche indagini epidemiologiche, incremento della prevenzione, rafforzamento della rete di presidi sul territorio, in modo da controbattere il fenomeno ancora frequente della migrazione verso altre strutture. A questo proposito merita di essere ricordato il finanziamento di 175.000 euro assicurato al progetto di realizzazione della rete oncologica tra azienda sanitaria locale ed azienda ospedaliera universitaria per la condivisione delle conoscenze tra i due enti ed anche a far colloquiare le diverse realtà pubbliche e le strutture di volontariato convenzionate, operanti a livello provinciale. Per quanto concerne poi il Volontariato, filantropia ebeneficenza, come sempre abbiamo cercato di fornire adeguato sostegno e stimolo ad una serie di realtà assai diffuse e ramificate sul territorio, che rappresentano una forza di rilievo assoluto nella interpretazione di quei criteri di sussidiarietà orizzontale di cui tanto oggi si parla non solo in quanto prevista nella carta costituzionale, ma soprattutto come opportunità concreta per coprire le molteplici esigenze di una società complessa. A questi fini sono state impegnate risorse per oltre 692.000 euro, ivi compreso l'impegno per la Fondazione per il Sud.
Vanno poi ricordati anche i cinque settori rilevanti, nei quali abbiamo operato nel corso del 2007. Si tratta dell'assistenza agli anziani, della crescita e formazione giovanile, dell'istruzione e formazione, della famiglia e valori connessi, ed infine della assistenza al disagio mentale. Nel complesso essi rappresentano le molteplici sfaccettature di un concetto di attenzione alla persona, secondo le esigenze che appaiono più evidenti nelle nostre zone. Il progetto complessivo che si è teso a realizzare, ha riguardato la predisposizione di strumenti utili per favorire un'inversione di tendenza della curva negativa di  crescita demografica, che risulta da tempo un tema dominante nella provincia di Ferrara.
Favorire assistenza e servizi alle famiglie con figli in giovane età; predisporre per questi percorsi di crescita e completamento della personalità, sotto il profilo culturale e sotto quello dell'istruzione e formazione professionale; rendere disponibili spazi di socializzazione per igiovani; trasmettere valori che possano essere di tutela per la famiglia, che rappresenta la cellula base della nostra società civile; garantire percorsi di socialità ed assistenza agli anziani, nel rispetto della dignità e dei rapporti intergenerazionali; assicurare il sostegno alle persone meno fortunate ed ai loro cari. Sono questi i propositi che si è cercato di perseguire nella valutazione e finanziamento dei tanti progetti nei settori sopra citati.
Per questi interventi sono stati deliberati complessivamente oltre un milione di euro. Mi preme fornire alcune note di dettaglio, per meglio comprendere il nostro i impegno su questi temi.
Alle scuole medie abbiamo fornito due laboratori linguistici, mentre numerosi computer sono stati destinati alla creazione dei laboratori di tante scuole elementari.
Un'aula didattica con attrezzature multimediali è stata fornita anche al percorso museale del Castello Estense.
Sempre in tema di giovani, a favore delle scuole dell'infanzia abbiamo deliberato quasi cinquanta interventi, tra quelli più grandi ed i minori, per 175.000 euro.
Il totale di questi numeri ci porta ad un incremento del totale deliberato del 10,33% e cioè a complessivi .
6.760.874.75, di cui ben 5.720.263,75 nei quattro settori rilevanti i quali hanno beneficiato dell'84,61% delle risorse. Tenuto conto degli accantonamenti di legge e facoltativi, al perseguimento degli scopi statutari e cioè alle attività istituzionali nell'esercizio appena trascorso viene effettuato un apporto complessivo di 9.431.160 euro.

Il delicato restauro di alcuni dipinti della Fondazione
Nell'ultimo anno sono stati eseguiti i restauri di tre tavole lignee della Fondazione Carife conservate presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara. La prima è opera di Domenico Panetti (Ferrara, 1460 -
1513) e raffigura la Madonna in trono col Bambino ed i Santi Antonio Abate, Giobbe, Giuliano e Pietro martire commissionata originariamente per la Chiesa di San Giobbe. La pala intorno al 1814 approdò sul mercato antiquario e dopo alcuni anni giunse a Berlino. Si possono collocare a questa epoca gli interventi che con pesanti ridipinture avevano oscurato, con chiari intenti commerciali, il coltello e il pugnale conficcati nella figura del San Pietro martire e le pustole sanguinolenti del San Giobbe, rendendo erronea l'identificazione dei Santi. Questi "stravolgimenti iconografici" erano già stati rimossi nel precedente restauro, ma in quel caso non erano state eliminate le estese integrazioni via via startificatesi che debordavano dalle lacune, oscurando porzioni di pittura originale. Con l'intervento attuale i brani pittorici originali precedentemente oscurati risultano nuovamente visibili in tutta la loro qualità.
Anche l'Assunzione della Vergine di Leonardo Brescia (documentato a Ferrara dal 1556 al 1598) è appena stata restaurata, ma in questo caso specifico il problema principale era il consolidamento strutturale della tavola, lungo la quale si erano aperte delle vecchie fessurazioni che avevano portato a dei sollevamenti del film pittorico. Il restauro ha evidenziato la presenza di una larga ridipintura in corrispondenza del viso della Vergine che risulta irrimediabilmente compromesso. Purtroppo il fatto che questa sia l'unica opera conosciuta di questo pittore, anche se largamente attestato dalle fonti, non ha consentito di raccogliere una documentazione utile ad ipotizzare una possibile integrazione filologicamente verisimile.
Un altra tavola recentemente restaurata è l'Ascensione di Cristo, dipinto di ambito dossesco che si potrà rivelare, dopo un attento studio, un elemento utile allo studi della produzione giovanile di Dosso Dossi e delle personalità ad esso affini. Le problematiche legate alla fase giovanile di questo affascinante artista, rendono infatti interessante ogni elemento che si venga ad aggiungere nello studio di un artista particolare come fu il Dosso, autore di enigmatici soggetti ed interprete visionario dei motivi classici.

Restauro paesaggistico presso il cimitero ebraico di Ferrara
Uno scorcio con la tomba di Giorgio Bassani.La Fondazione Carife ha sostenuto i lavori di riorganizzazione delle aree verdi presso il Cimitero Ebraico di Ferrara quale completamento dei rifacimernti e dei restauri degli edifici cimiteriali finanziati dal Ministero dei Beni Culturali. Tale intervento, calibrato secondo un attento progetto di restauro paesaggistico, è stato pensato partendo dalla considerazione che il Cimitero mantiene la funzione primaria di luogo di sepoltura, ma al tempo stesso è anche sito della memoria storica della Comunità Ebraica di Ferrara, della storia della città, nonché patrimonio culturale e paesaggistico della collettività intera. Proprio in virtù di queste considerazioni l'intervento realizzato ha tenuto conto della molteplicità di valenze del luogo e in particolare, dei vincoli di tutela di legge (A fianco: uno scorcio con la tomba di Giorgio Bassani).