La forza della coesione

Written by  Sergio Lenzi

Un particolare del soffitto affrescato della Sala del Tesoro, a Palazzo Ludovico il Moro, Scale del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. Una panoramica su alcune iniziative della Fondazione Carife

Durante l'ultimo conflitto bellico sono state inferte profonde ferite anche al Tempio di San Cristoforo alla Certosa, progettato alla fine del Quattrocento da Biagio Rossetti. Il Tempio sorge nel complesso nato a metà del Quattrocento, che ospitava il monastero certosino. La comunità di religiosi, insediata in un'area originariamente isolata della città, con l'inclusione nell'Addizione Erculea perse la sua caratteristica di eremo. In seguito alle soppressioni napoleoniche la Certosa venne trasformata in caserma militare e i dipinti in essa conservati, in parte vennero depositati nella Pinacoteca locale e in parte passarono a collezioni civiche e private. La chiesa venne riaperta al culto nel 1813 dopo essere stata acquistata dal Comune di Ferrara, che adibì a cimitero pubblico l'area circostante il tempio, secondo un progetto di Ferdinando Canonici che ridisegnò l'assetto dell'intero complesso.


Antico ingresso alla infermieria dell'ex ospedale Sant'Anna, adiacente l'Auditorium. Con la restituzione al culto della chiesa di San Cristoforo alla Certosa, avvenuta il 3 dicembre scorso, si è concretizzato il primo coronamento di un percorso di recupero di eccezionale importanza per la città di Ferrara. La situazione attuale prevede un allestimento che, seppur parziale, mostra il tenore dell'intera opera di restauro, che si potrà godere, nella sua interezza, dal settembre del 2007. Nel contesto architettonico risanato, sono stati ricollocati nella zona absidale il Ciborio ligneo, intagliato dal Maldrato, e l'ancona con la pala di Bastianino raffigurante San Cristoforo, al quale è intitolata la chiesa. Nelle cappelle laterali sono state nuovamente alloggiate le ancone di Ercole Aviati con le pale del Roselli, che narrano la vita di Cristo. Infine è stato ricollocato anche il coro dei transetti, nei quali torneranno anche l'Ascensione di Cristo e il Giudizio Universale di Bastianino. Le pale, strappate a Ferrara in seguito alle soppressioni napoleoniche, saranno ricollocate al loro posto nell'estate prossima, anche grazie alla generosa concessione della Soprintendenza di Brera. A quell'epoca la chiesa verrà chiusa per due mesi, al fine di consentire i lavori di collocazione di tutti i dipinti, gli arredi e i paramenti originariamente presenti nella chiesa.
Questa impresa eccezionale è stata resa possibile grazie ad una coesione sinergica tra Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Stato e Regione Emilia-Romagna, che hanno contribuito al restauro architettonico del tempio e degli arredi (si veda nel n. 21 della nostra rivista A. Andreotti, 'La Fondazione per S. Cristoforo alla Certosa'). Ma questo esempio di collaborazione, tra pubblico e privato, non è rimasto un caso isolato. Nel panorama operativo della Fondazione vi sono diverse altre iniziative, organizzate di concerto con le istituzioni cittadine, che si concretizzeranno sia a breve che a lungo termine.
Così tra i progetti di recupero per la riqualificazione di alcune aree della città, spicca la convenzione per il restauro della facciata dell'ex Ospedale Sant'Anna, dalla quale si accede alla Cella del Tasso, attigua all'Auditorium del Conservatorio cittadino. Firmatari della convenzione sono stati la Soprintendenza per i Beni Architettonici di Ferrara e Ravenna, il Conservatorio di musica 'G. Frescobaldi' e le Fondazioni 'Lascito Niccolini' e 'Magnoni-Trotti', entrambe collegate alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara. I lavori, ormai prossimi alla conclusione, costituiscono un ulteriore arricchimento dei restauri che hanno interessato l'intera area di piazzetta Sant'Anna. Quest'angolo suggestivo del centro storico, tornerà dopo diversi anni ad essere godibile nella sua interezza. Da questa situazione, segnalata a suo tempo dal Circolo Unione, sono state richiamate all'attenzione generale le gravi condizioni di degrado in cui versava l'Auditorium, inagibile da trenta anni. È stata così firmata una seconda convenzione i cui partecipanti sono il Conservatorio, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Comune di Ferrara e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara.
Palazzo Crema Tra le attività di progettazione, affidate alle Facoltà di Architettura e di Ingegneria, segnaliamo lo studio per la qualificazione acustica dell'Auditorium. Tale studio costituisce un esempio delle possibili occasioni di lavoro, che si potranno concretizzare grazie al coordinamento tra istituzioni. In tal senso oltre a sopperire alla carenza di risorse provenienti dalle istituzioni centrali, si creeranno delle nuove professionalità spendibili a lungo termine. Alla progettazione seguiranno i lavori, che si prevede si potranno concludere nel giro di un biennio, restituendo al Conservatorio, e quindi alla città, una struttura unica e necessaria. Tale contributo costituisce un passo importante verso gli obiettivi che l'istituto si è prefissato di raggiungere, a cui molti altri sforzi sicuramente dovranno concorrere. Un altro importante accordo è stato raggiunto recentemente per la riqualifica dell'area di via Porta Catena, che include il Motovelodromo 'Fausto Coppi'. Il complesso accoglierà il Centro Provinciale di Medicina dello Sport di Ferrara. Attori nella realizzazione di questo importante progetto, firmatari anche in questo caso di una apposita convenzione, sono il Comune di Ferrara, la Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e l'Azienda USL. Quest'ultima avrà dal Comune di Ferrara un comodato d'uso trentennale della struttura restaurata; costruirà il Centro ed eserciterà una tutela sanitaria su tutte le attività sportive, agonistiche e non. Inoltre la Direzione dell'USL si farà carico della promozione dell'attività fisica, rivolta alla popolazione cittadina.
Gli interventi di cui si è fin qui parlato, vengono percepiti come degli innesti nel tessuto vivo della città, che porteranno a germogliare nuove iniziative ed eventi, secondo un'ottica che non vuole considerare Ferrara ripiegata sul proprio glorioso passato, ma protesa verso un futuro prolifico. Esemplare in tal senso è il caso del restauro promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara della chiesa di Santa Maria in Vado, terminato nel 2000. Il recupero della chiesa ha dato un nuovo impulso alla conservazione dei beni storico-artistici presenti nell'area urbana in cui sorge il tempio. Palazzo Schifanoia, con il suo eccezionale Ciclo dei Mesi, è stato oggetto di un accurato nuovo restauro. In questi giorni poi è stato completato il recupero conservativo dei due portali marmorei del palazzo, grazie al contributo della Fondazione 'Magnoni?Trotti'. Nel suo rinnovato splendore costituirà, alla fine del 2007, parte del percorso museografico organizzato per le celebrazioni degli Este. A breve termineranno anche i lavori di restauro, sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, della Sala del Tesoro di Palazzo Costabili, più comunemente conosciuto come Palazzo di Ludovico il Moro, attuale sede del Museo Archeologico Nazionale di Spina. La Sala è decorata da un ciclo di affreschi che illustrano brani di vita cortese, inframmezzati da scene tratte dal Mito di Eros ed Anteros, scritto dal letterato Celio Calcagnini per l'amico Costabili. La conclusione del restauro degli affreschi, attribuiti in larga parte a Garofalo, darà modo agli studiosi di tornare sull'approfondimento circa le altre personalità artistiche che affiancarono il famoso pittore.
La rassegna di iniziative qui illustrate, attesta la consistenza di un'azione che fa della collaborazione il tratto distintivo, non solo nell'ambito dell'Arte e della Cultura, che costituisce il nostro impegno più rilevante, ma anche negli altri campi. Nel guardare fiduciosi al futuro della nostra città, ci sostiene la consapevolezza della nostra esperienza nell'operare in sinergia con le altre Istituzioni, convinti che la coesione sia utile strumento per la creazione di valore ben oltre all'entità delle risorse che vengono impegnate. Il nuovo anno, con i progetti in fase di conclusione e con le nuove iniziative da porre in cantiere, sarà la palestra in cui misurarci per dare concretezza ai nostri progetti ed evidenziare le potenziali ricadute sul territorio. Un'impresa che non ha mai termine. In questo senso il 2007 dovrà anche portare a maturazione la definizione progettuale circa l'utilizzo di Palazzo Crema nella sua interezza; cioè quando, all'inizio del 2008, tutto lo stabile sarà pienamente fruibile da parte del nostro Ente. Si prospetta per noi un nuovo impegno, teso ad offrire alla nostra città una ricaduta significativa e tangibile.

25_82_big Un progetto di musicoterapia

A Ferrara è stato recentemente dato il via a un progetto decisamente innovativo. Alcuni professionisti della città, sostenuti da entusiasmo e competenza, hanno messo in moto una fruttuosa sinergia fra differenti istituzioni locali: Università degli Studi di Ferrara, Arcispedale S. Anna, Ospedale 'S. Giorgio' e Conservatorio di Musica 'G. Frescobaldi'.
L'obiettivo comune? Avvicinare in maniera concreta due mondi apparentemente lontani: quello della medicina e quello della musica. Il fulcro di questa operazione è la musicoterapia, che getta un ponte fra i due ambiti. Ovverosia la musica si fa riabilitazione.
È nato così un progetto, intitolato Ferrara InSuono-Musica e Musicoterapia entrano in reparto. Il programma si articola su quattro livelli. Quello della musicoterapia, attiva già da maggio 2006 presso l'Ospedale di Riabilitazione 'S. Giorgio' e che a breve s'intende estendere ad altri ambiti ospedalieri. Quello della musica, nel senso stretto del termine, affidata al Conservatorio, con concerti e momenti musicali per offrire sollievo alle persone ricoverate. Quello della formazione, con la nascita di un master universitario. E infine quello della ricerca, a confermarne l'alto contenuto scientifico. In stretta connessione con quest'ultimo punto, nel marzo 2006, Ferrara è stata sede di un convegno internazionale, coronato dal concerto al Teatro Comunale di Uto Ughi.
Il convegno insieme al concerto e all'intero progetto InSuono sono stati realizzati grazie al sostegno della Fondazione Carife e della Cassa di Risparmio di Ferrara, che hanno reso possibile il concretizzarsi di questa fruttuosa collaborazione, tesa a fare della nostra città, già da tempo polo internazionale della musica, un centro di riferimento anche per la musicoterapica.

Al Musec il Prestigioso 'Venezia Premio alla Comunicazione' - IX Edizione

L'Università degli Studi di Ferrara, su iniziativa della Facoltà di Economia ed in collaborazione con le Facoltà di Architettura, Lettere e Scienze, offre dal 2004, nell'ambito dei suoi percorsi didattici di alta formazione post-laurea, il Corso di Perfezionamento in Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali (MuSeC). Tale corso, che si avvale anche della collaborazione istituzionale dell'ANMLI (Associazione Nazionale Musei Locali ed Istituzionali) è stato sostenuto sin dall'inizio dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, che ha creduto nella sua capacità di coniugare un approccio interdisciplinare nella trattazione di tematiche legate al patrimonio culturale, armonizzando i profili umanistici, economici, scientifici, urbanistici e museografici.
Giunto quest'anno alla sua terza edizione, e già pronto per la quarta, che sarà aperta a percorsi di internazionalizzazione del curriculum didattico, il MuSeC ha ottenuto quest'anno il 'Venezia Premio alla Comunicazione', riconoscimento promosso nell'ambito della X edizione del Salone dei Beni e delle Attività Culturali di Venezia. Tale riconoscimento annovera fra i vincitori delle precedenti edizioni soggetti, istituzioni, canali, programmi televisivi, quotidiani ed agenzie di comunicazione e stampa, fra i quali si possono ricordare RAI SAT, Il Sole 24Ore, FAI, Il Giornale dell'Arte, Peggy Guggenheim Collection, Festivaletteratura di Mantova, Enrico Mentana e Gran Teatro La Fenice di Venezia, solo per citarne alcuni. La motivazione del premio, si legge nella lettera ufficiale del presidente della giuria, Avv. Alfredo Bianchini, è la seguente: 'MuSeC, corso di perfezionamento in Economia e Management dei Musei e dei Servizi Culturali, organizzato dall'Università di Ferrara, con un curriculum accurato e innovativo, ha offerto gli strumenti per una intelligente valorizzazione, gestione e fruizione dei beni culturali, offrendo un approccio interdisciplinare che ha permesso di raggiungere l'obiettivo di comunicare know how professionali che riescono ad integrare i profili umanistici, economici, scientifici, urbanistici, museografici. MuSeC è un corso di alta formazione che offre ai corsisti la rielaborazione originale delle esperienze più avanzate in questo settore, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale con collegamenti con prestigiose Università straniere: Boston (Stati Uniti), Sidney (Australia), Tokyo (Giappone). Esperienza internazionale rafforzata dalla recente collaborazione con il Museo Hermitage di San Pietroburgo (Russia)'.
Il prestigio derivante da questo riconoscimento, che è stato consegnato personalmente al Rettore prof. Patrizio Bianchi, lo scorso 2 dicembre a Venezia, è motivo di grande soddisfazione, oltre che per l'Ateneo, anche per tutta la città di Ferrara e per la stessa Fondazione Carife che ha sin dall'inizio creduto nel MuSeC. Infatti, il riconoscimento ottenuto dimostra che è stata vincente la scelta di sostenere un'iniziativa che rafforza e consolida la visione di Ferrara città d'arte a livello nazionale-e non solo-e la sua considerazione di luogo di eccellenza in tutti i settori, in questo caso quello dell'alta formazione, legati allo studio e alla valorizzazione del patrimonio culturale.