La natura morta che chiamerò Col luccio mi fu ispirata,
almeno il primo spunto concreto,
da una tela del Bassanoche è al Louvre,
dove, in primo piano, si vede un gruppo di pesci
assai delicati di colore.
Un piccolo disegno d'album mi fu poi da guida
per la composizione del mio quadro.
Solo il luccio dallo squisito accordo di bruno, di verde oro,
di giallo, rosa e bianco, è studiato dal vero.
Appeso al manico di una fiocina piantata per terra,
è di grande tristezza, nella serenità dell'aria appena viola,
una sera d'estatenella campagna ferrarese.
F. de Pisis, 'Confessioni dell'artista'
a cura di B. de Pisis e S. Zanotto, Bologna 1983; p.42